Premessa: questa mia frivola recensione era destinata ad un giornalino scolastico pseudo-irriverente, ma venne rispedita al mittente perchè considersata inadeguata. Da allora mi sono rifiutato di scrivere ancora per il suddetto giornalino. Ad ogni modo, questo la dice lunga sui miei coetanei, saturi di slogan a effetto da urlare in piazza, ma meno entusiasti quando si toccano i loro idoli di plastica. I tempi di teen-age riot sono finiti ragazzi, non contate sulle prossime generazioni, perdereste solo tempo. Affido dunque questo mio inutile scritto a "Debaser", il "Degradatore", per far sì che venga acclamato, condiviso, deriso e schifato dalle persone che meno di tutti degradano il mondo in cui vivo.
Lacero la confezione di polietilene, apro la custodia di polivinilcloruro, inserisco il disco di polimetilmetacrilato e la musica che ne fuoriesce è...di un materiale molto più artificiale di tutti quelli sopracitati.
Già, è questo che ci propone il più grande buffone (il correttore automatico di word non mi accetta "rocker") nostrano: un'accozzaglia di canzoni di una bassezza imbarazzante, seppur condite da buoni arrangiamenti musicali, dato comprensibile se si considera che il nostro Blasco è notoriamente allergico a qualsiasi strumento musicale, con buona pace di collaboratori e ascoltatori.
La puzza di bidone in realtà s'era già annusata con un rapido sguardo alla copertina, raffigurante il Nostro in un'agghiacciante posa da stupratore incallito, e con un'altrettanto rapida occhiata alla tracklist: colpisce, infatti, la struggente carica poetica insita in titoli come Gioca Con Me, E Adesso Che Tocca A Me, L'Ammazzacaffè, Dimmelo Te, Cosa Importa A Me, Eeeeeeeeeeh, Non Vivo Senza Te, Ho Bisogno Di Te, L'Ora Del Thè. Sfido chiunque non conosca il disco a scovare i tre titoli taroccati.
Venendo, ahimè, all'analisi vera e propria del disco, cè veramente poco da dire: si parte con la title track "Il Mondo Che Vorrei", che spavaldamente si prende la responsabilità di superare in inutilità "Un Senso". Il secondo singolo è "Gioca Con Me" nella quale si segnala la prensenza di Slash. Perlomeno è stato pagato. Il terzo singolo dice qualcosa a proposito di topo Gigio e della Svizzera, devo aver frainteso. Insomma, praticamente tutte queste canzonette raggiungono picchi di idiozia tale che verrebbe da chiedersi se sia tutto un grandissimo scherzo o se, più semplicemente, si tratti di senilità. La triste verità è che entrambe queste ipotesi sono del tutto o in parte sbagliate: la ragione per cui è stato prodotto un tale scempio è, come al solito, la prostituzione al dio denaro, divinità che al giorno d'oggi vanta più di adepti del Cristianesimo. E dopo incessanti bombardamenti mediatici l'esercito è in arme: centinaia, migliaia di ragazzini e non che si attegiano a rocker consumati e che millantano grandi conoscienze musicali, e questo perchè sono realmente convinti che Vasco sia il meglio che la storia del rock abbia prodotto, loro, poveracci, sono le vere vittime.
Il sonno della ragione genera mostri, e li mette in vendita a €20 circa.
Cosa aspetti idiota? Corri in edicola!
PS: rileggendola m'è parso di aver lasciato intendere di avere effettivamente acquistato il disco in questione. Ovviamente l'ho scaricato.
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