"La gente dice che sono un bevitore ma per la verità io sono sobrio per la metà del tempo. La gente dice che sono un perdente ma oltre a ciò io sono fortunato……………." (Rolling Stone)

Vasco Rossi - Voce

Vinnie Colaiuta, Gregg Bissonette - batteria

Randy Jackson, Matt Bissonette, Davide Romani - basso

Stef Burns, Steve Farris, Andrea Braido, Mike Landau, Paolo Gianolio - chitarre

Clara Moroni, Silvio Pozzoli, Nando Bonini - voce di supporto

Celso Valli, Tullio Ferro - tastiera, organo e archi

Indubbiamente Vasco Rossi si è sempre saputo circondare di ottimi musicisti che hanno saputo valorizzare qualitativamente il suo repertorio……… Nonostante negli ultimi tempi esso sia qualitativamente "scaduto", perché non è detto che nella vita uno debba necessariamente avere qualcosa da dire o essere ancora in grado di comporre, mentre può essere che abbia esaurito le idee …………… La voglia………… Però, lui continua a farlo………… Avrà capito che alla gente…… Alla massa, non importa cosa tu abbia da dire, l’importante che tu appaia, che tu ci sia, per “loro”, perché è una faida! Un gioco tropo grande? quindi che lui continui ad essere "Il Vasco"….. Il Vasco che oggi nel "MediaEvo" (epoca così come da lui descritta in "Diario di Bordo") non ha più nulla da dire!…….. Il Vasco che credeva di odiare e temere i Media, mentre in verità scorreva loro parallelamente, il Vasco che snobbava i Media, mentre in realtà se ne serviva…………….. Chissà perché la gente ha sempre la necessità di costruirsi degli idoli, io proprio non li capisco…….. Lasciamo perdere và…………

Eppure c’era un tempo in cui Il Blasco aveva una "luce dentro" e a qualcuno, vuoi per l’età, vuoi perché NON ha avuto dei fratelli più grandi, non ha vissuto quegli anni…………

I suoi testi erano diversi, il modo di sonare era diverso, un suono variegato, approfondito e curato ………….. Era giovane, ERA UN BOHÈMIEN………….. Aveva idee giovani………… In un'"Italia" bacchettona era quello "testa di cazzo" che i genitori chiamano drogato………… Stava sveglio tre giorni di fila facendo concerti e tirando e poi, una volta a letto, precipitava nel proprio coma, per "riprendere" a vivere dopo quattro……… Forse non era "troppo famoso", in accezione con ciò che il termine oggi indichi e nel modo in cui esso venga enfatizzato dalle masse, perché oggi o sei "qualcuno" o non sei nessuno………… Insomma era un ragazzo ……… Ed era diverso anche il pubblico che lo ascoltava …………. E questo la dice lunga.

Insieme a "Fronte del Palco" ritengo quest’album il migliore prodotto da Vasco Rossi & Co.

Ottimamente strutturato, sia nelle tematiche trattate che nelle strutture e partiture, a tratti ruvido, presenta un'impronta molto più Hard rispetto ai precedenti, in una visione nichilista se non dissacrante di chi ha vissuto la propria vita.

Vasco si presenta agli occhi dell’ascoltatore a tratti da uomo semplice, in altri da rocker, consapevole di ciò che voglia dire essere "qualcuno" rappresentando, quasi paradossalmente, la propria assuefazione, attraverso il proprio sfogo, con rabbia………… Ma al contempo non dimentica quelle tematiche, da trattare con i guanti come in "Sally", affrontando quei valori semplici, ma sempre validi che ti supportano nei momenti di difficoltà come la casa, la famiglia, gli amici  …………… Un figlio, nella track "Benvenuto" e i ragazzi come in "Praticamente Perfetto"........coloro che meglio rapresentano IL PRESENTE, nella spasmodica ricerca edonista e nelle loro assurde morti il sabato sera, contro i Media e Laici, pronti a sentenziare a condannare nella piena ipocrisia.

Un'analisi più introspettiva e psicologica, più vera, se non spoglia dalla propria veste di personaggio, come caratterizzato da track "Marea", "Gli Angeli" insomma sono tracce che lasciano il segno.

Un ottimo Vasco prima dell’inesorabile declino artistico, che avrà inizio con gli anni del successo di massa nel 1998 con "Canzoni per me" (già il titolo la dice lunga)………

Amatelo………….. e dimenticatelo

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