Ecco ancora il Blasco. Questa volta recensisco un disco che, secondo me, non è bello proprio come gli altri anche se una o due canzoni spakkano il culetto alle mule.

Il disco inizia colla canzone tristissima "Eh, smettila di piangere!". Il Blasco dice alla sua donna che gli ha rotto le balle perché sono ancora vivi e non c'è da farsi il culo a trombetta. Lui che ci credeva più di lei che fosse possibile, sono soli.
Ma la canzoni sono anche divertenti come "Passo di lì ti prendo e ti porto via" la canzone più bella davvero dove il Blasco fa uscire tutta la sua bestialità e il testo è bello perché fa capire che le mule rompono le balle in continuazione ma se poi le tratti nel modo giusto col cazzo che non ti seguono dove vuoi tu. Il pezzo che mi lascia lì è "Ti pretendo" che è coraggioso perché a un certo punto Vasko dice ti violento e io mi ricordo che la mia mula c'era tutta rimasta malissimo e mi aveva minacciato di buttare il disco nel cesso. Sti cazzi che l'ha fatto però!
Poi c'è "Standing Ovation" dove il Vasko ci dice che lui ha scannato un sacco di mule, e si vanta che non gliene frega niente se adesso gliela danno ancora tanto lui è il Blasco e di pelo sicuramente ne rimedia anche se sta a casa a guardare la televisione tutto il giorno. A me non piace quando parla perché il Blasco non sa parlare e in alcune canzoni parla e fa veramente kakare. Ma perchè non si limita a cantare che ha la voce più emotional che ho sentito.

A me gli amici cercano di farmi sentire le robe tipo Black Sabbat o Prince ma io resto fedele solo al Vasco. Perché lui è un autore che serve al giorno d'oggi e serve alle generazioni che non hanno niente per la testa e per questo è giusto lasciarlo ascoltare anche se sei giovane non come mio padre che quando l'ascolto s'inkazza.
Un saluto a DeBaser, però non maltrattate sempre le mie rece.

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