Una raccolta di canzoni incantevoli, dal lontano 1970: produceva Joe Boyd e arrangiava Robert Kirby, il team che in quel periodo seguiva anche Nick Drake.

Quando questo lavoro uscì vendette una manciata di copie, e la giovane Vashti mise una pietra sopra alla sua avventura musicale. Ma le preziose melodie contenute in questo disco, una sorta di ninnananne di ispirazione folk inglese, come si ibernarono e attesero il terzo millennio per essere riscoperte da estimatori sempre più numerosi.

La sensazione di pace, di un mondo felice e frugale, fatto di poche scintillanti cose di anomala bellezza, incomprensibili ma autenticamente vivibili, che si fa cogliere ascoltando questa perla ammaliatrice, è frutto di un viaggio verso la Scozia fatto dalla cantante con un amico, muovendosi su un carro trainato da un cavallo, alla ricerca di una meravigliosa isola indicata da Donovan. Come se le armi fossero lontane dalla mente, noi lontani dalla competizione, lasciarsi dietro l'autoaffermazione.

Poesie non scritte, tramandate da una voce che ricorda il dolce sussurro di tua madre, l'unico amore che hai mai veramente conosciuto, perché legge di natura, ti dicono che il giorno diamante brilla ogni volta ("Diamond Day") e prezioso continua a suggerirti le ore. "Winter Is Blue" ed è bello perdersi nell'altro per risvegliarsi a primavera, ma tutto può cambiare dimensione perché "Id Like To Walk Around Your Mind" e il temporale durerà ("Come Wind Come Rain") fino a quando arriverà qualcosa che lo supererà in meraviglia ("Rainbow River"). E ripararsi non vuol dire per forza aspettare, ma stare vicino, stare al sicuro e scambiarsi il respiro.

Allora aspettiamo di ripararci insieme e condividiamo il pane, che è buono anche solo con l'olio e poco sale, e se il giorno è finito, al buio brilleranno i tuoi occhi, ed è tutto ciò che voglio, tutto quello che mi basta, l'unica luce che può davvero illuminarmi.

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