"Hex Angel" uscì a fine anno 2003, ed è l'album più distruttivo e nichilista, che la tormentata mentre di Bryan Erickson ha partorito. Attivi fin dai primi anni 90 i Velvet Acid Christ, sono portabandiera di un industrial/ebm molto apocalittico. Influenzati principalmente dai mostri sacri del genere (Skinny Puppy e Front Line Assembly) in seguito hanno integrato nel loro sound componenti che provenivano sia dalla trance più oscura (Xenomorph) si dalla dark wave, infatti il nostro Bryan non ha mai nascosto il suo amore per i Cure
Come dicevo prima era l'anno 2003, Bryan Erickson proveniva da un periodo molto tormentato, continui cambi di line up e soprattuto la lotta continua con la sua pesante dipendenza da droghe. Periodo in cui Bryan aveva composto il non perfettamente riuscito "Twisted Thought Generator", ma che sicuramente gli ha permesso di accumulare rabbia che poi ha sfogato appunto nel successivo "Hex Angel". Questo è un album che non perde un colpo; l'eccletticità di cui Bryan Erickson è dotato, gli ha permesso di costruire un lavoro in cui si alternano momenti di violenza pura (da citare in questo senso "Dead Tomorrow" canzone dal poderoso ritmo Industrial/Hardcore) dove con un furioso uso della voce Bryan ci sputa addosso tutto l'odio che ha per il mondo ormai in rovina, a momenti più atmosferici e introspettivi come il singolo "Pretty Toy" , dove vengono recuperate le atmosfere provenienti dalla musica dei Cure. Le due canzoni che aprono il cd "Haunted" e "Colapsed" potrebbero essere la colonna sonora di incubi futuristici. Sono due canzoni in cui si riprende il concetto di musica Ebm, e lo si rielabora in un contesto innovativo e di sicuro impatto. "Mysery" è un altro esempio di Violenza cibernetica, più controllata rispetto a "Dead Tomorrow" ma ugualmente capace di evocare sensazioni da fine del mondo imminente. L'album si conclude con la strumentale "Exit" degna chiusura di questo viaggio nella mente di Bryan Erickson.
"Hex Angel" per chi sta recensendo è il miglior cd dei Velvet Acid Christ, capace di unire atmosfere distanti tra loro, senza per questo risultare dispersivo. Anzi proprio da questo continuo cambio d'atmosfere l'album ne trae il più grande benificio. Nel 2006 è uscito l'ultimo "Lust For Blood", anche questo un lavoro bellissimo, dove Bryan evolve il sound puntando l'accento su un versante più rock, ma questa è un altra storia.
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