Leggendo il titolo dell'album, può venir il sospetto su quale sia una delle fonti di ispirazione della band. . poi ascoltandolo se ne ha conferma e ci si rende conto che non è l'unica.

Solo 7 canzoni compongono "Youth", album di debutto degli italiani Velvet Score, per un totale di 50 minuti in cui i 4 ragazzi creano un sound di tutto rispetto. Non un album immediato, ma canzoni che crescono ascolto dopo ascolto, celando ogni volta aspetti nuovi; voci sussurrate all'inizio, che salgono pian piano.. lenti ed ipnotici arpeggi di chitarra che si ripetono, richiamando alla memoria gli Slint in "Spiderland", per poi esplodere il più delle volte nel finale, in distorti vortici sonori. Forse proprio questo il loro punto di forza.

Si distacca dalle linee generali del disco "Crying on A Popcorn" per il suo sviluppo melodico ed incisivo; la stupenda "Advice From Mars" invece cresce su due voci per concludersi con un "Please my ears/leave me soundless" urlato con rabbia. Buona tecnica nella stesura dei pezzi e ottimi arrangiamenti, al quale si unisce anche un notevole song-writing: "A guy wake up/ and realize that/ is still yesterday/ he's very happy/ and hopefull 'cause he/ has the opportunity of avoiding his mistakes" in "Summer Exists Part 1 (Morning)". Storie di gioventù appunto, o meglio delle illusioni e dei sogni della gioventù. L'ennesimo album post-rock direte! Forse.. se volete perder tempo ad affibbiare etichette !!

Ma preferisco considerarlo uno dei migliori album del 2004, che a quanto pare è riuscito a varcare i confini italiani ed essere distribuito anche in altri continenti.

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