E' sicuramente difficile spiegare, in poche parole, l'influenza che un gruppo come i Venom ha dato all'intero panorama musicale, e alla nascita di altrettanti generi, fra i quali spicca ovviamente il Black Metal e il Thrash Metal. Sicuramente se si ascolta per la prima volta un album dei Venom, si dirà al 90% "Cos'è questa schifezza? E questa sarebbe musica? Dov'è l'armonia?" Ed è questo il punto. I Venom non sono una band da armonia fra strumenti per intenderci, non sono una band con il cantante con la voce pulita e i capelli cotonati, coi fuochi d'artificio a fine concerto. Manco per niente. Rozzi, violenti, demoni scesi in terra, figli di Satana, diretti, questi sono alcuni aggettivi per descrivere i Venom, e in particolare la voce di Cronos. Pochissimi nel 1981, quando uscì "Welcome To Hell", avrebbero mai detto che una band quasi incapibile nelle canzoni avrebbe avuto un'influenza così grande. Un anno dopo, Cronos e compagni si riuniscono per dare alla luce, o in questo caso sarebbe più consono dire all'oscurità, il loro secondo album, "Black Metal". Questi due dischi di cui vi sto parlando saranno le radici di quello che sarà poi il genere Black, quello senza cui i Venom non sarebbe mai nato, probabilmente.
Si parte con la Titletrack, una delle canzoni più famose del gruppo, proposta sempre in sede live, e caratterizzata da un intro in cui ci sembra di essere in una fabbrica, per poi sentire l'esplosione delgli strumenti, della voce sporca di Cronose del famosissimo ritornello "For Black Metal.... Lay down your soul to the gods rock 'n roll!" Una delle migliori dell'album, sicuramente. "To Hell And Back",è una leggera frenata, ma guidata da un ottima batteria, in cui i Venom ci parlano del loro viaggio verso l'inferno, braccio a braccio con Lucifero, dei baci alla regina Satanica, e delle loro altre simpatiche scorrazzate. Ci dovrebbero fare una serie TV, no? "Buried Alive" comincia per un minuto abbondante con i versi, non proprio recepibili di un uomo in agonia, quasi in sofferenza, spaventato per qualcosa. Questa agonia ce la racconterà Cronos, con una voce sofferta, in cui egli è stato sepolto vivo, e si chiede se questa tortura che gli è stata infiltta sia reale od un sogno. "Raise The Dead, si sposta su ritmi più veloci, ed è la seconda parte di "Buried Alive", in cui egli uscito dalla tomba, chiama dalla sua i morti invitandoli a combattere assieme. "Teacher's Pet" e "Leave Me in Hell", si guadagnano il titolo di canzoni più veloci e più riuscite, sopratutto la seconda in cui si delinea un ottimo basso. "Sacrifice", che al primo ascolto mi fece venire i brividi nel ritornello, non vi farà smettere di tenere il ritmo con i piedi, ma anche da farvi venir paura dalla voce malefica di Cronos che sembra come chiamarci a sè. "Heaven's On Fire" e "Countess Bathory", sono due ottime canzoni in cui la voce di Cronos, se possibile, ci appare ancora più sgraziata e demoniaca. "Don't Burn The Witch", ci presenta per la prima volta, una sezione ritmica molto buona, quasi paradossale che i Venom ce la lascino come penultima song. "At War With Satan/Intro", ci anticipa quella che sarà la canzone e titolo del prossimo album dei Veno, in cui una voce malefica ci racconta di Satana, che si accinge a raccogliere l'esercito infernale per andare ad attaccare il Paradiso, volando con la sua biga verso i cieli celesti per avere vendetta nella terra dove cadettero i suoi angeli. La voce di Cronos che recita i primi versi delle canzone, per poi affievolirsi velocemente, ci lascia con un pizzico di cuiriosità per ciò che accadrà nella terra di Dio...
Appena uscito, "Black Metal", fu testimone di un cambiamento nel mondo della musica. Una violenza inaudita, mai sentita da nessuno prima, testi altrettanto blasfemi senza nessun segreto. I Venom schietti e diretti, si apprestavano a calcare il mondo con la loro musica violenta e infernale, e a dimostrare che l'era del Black Metal, era appena iniziata.
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