Dirk Serries è indubbiamente un grande artista: la sua importanza all’interno della musica elettronica e ambient è enorme. Nonostante prosegua sempre con grande impegno e dedizione a pubblicare nuovi dischi a suo nome (in precedenza anche con il progetto Fear Falls Burning) credo che gli appassionati ricordino con affetto soprattutto la sua esperienza come Vidna Obmana. Il periodo anni ‘90 di Vidna Obmana è stato ricco di dischi capolavoro fra cui quelli della trilogia (Passage In Beauty, Shadowing In Sorrow ed Ending Mirage), vero manifesto di una musica ambient quieta ed introspettiva che espandeva ed andava oltre le teorizzazioni di Brian Eno. Ma Dirk Serries ha sempre saputo allargare i propri orizzonti sonori come ha dimostrato con la collaborazione con Asmus Tietchens in Motives For Recycling, un disco oscuro e notturno che mostrava un altro aspetto della sua musica caratterizzato da sperimentazioni e suoni processati e riciclati. Proprio in questo filone si muove questo Tracers, una ristampa della Zoharum che ci presenta un disco pubblicato in origine nel 2003 con David Lee Myers degli Arcane Device e pubblicato all’epoca dalla Klanggalerie. Le atmosfere e le ambientazioni sono estremamente minimali e cupe: questa musica evoca paesaggi invernali grigi immersi in una nebbia perenne. Potrebbe essere il Belgio di Dirk Serries ma anche qualche paesaggio dell’anima che riesce ad uscire all’esterno grazie alla sesnsibilità di questi artisti. Disco per anime solitarie e viaggiatori della mente. Disponibile su Bandcamp: https://zoharum.bandcamp.com/album/tracers.
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