Trovarsi innanzi ad una nuova uscita di Vintersorg è un po' come incontrare un vecchio amico dopo alcuni anni. Le esperienze di vita lo hanno cambiato, ma sotto sotto rimane sempre la stessa persona, una persona a cui volete assai bene.
Così anche per "Jordpuls", uscito ormai a ben quattro anni di distanza dal penultimo "Solens Rötter" (piccola parentesi, a breve DeBaser potrà disporre di tutte le recensioni per TUTTI gli album di mr. V.) ci troviamo davanti a novità e conferme.
"Jordpuls" prosegue sulle linee neoacustiche già tracciate dal suo predecessore e che costituiscono una terza era (quella neoacustica) nell'evoluzione sonora dei due: Chitarroni duri e passagi pi¨melodici come nella miglior tradizione viking, tuttavia con un occhio di riguardo al progressiv in ogni sua forma. Tuttavia certe costanti non abbandonano mai il sound del gruppo, certi giri di tastiera, la drum machine e il growl un po' monocorde di Andreas Hedlund. A livello di testi, natura e ancora natura, certe rime che sanno di già sentito, poi la struttura tipica delle song Vintersorghiane (strofa-strofa-ritornello-break-ritornello).
Le novità ad una prima analisi non sono così marcate, almeno rispetto a "Solens Rötter"; tuttavia le nuove canzoni risultano molto più essenziali e dirette, presentano un'immediatezza d'altri tempi, quelli di "Ödemarkens son". Non si somigliano molto a livello sonoro, eppure sotto il pulsare della terra striscia nascosto il figlio dell'Ödenmark, e ci salta in mente sempre più spesso man mano che gli ascolti aumentano.
Troviamo insomma un Vintersorg davvero ispirato, in grado di zittire tutti quelli che avevano dato lo svedese per "bollito" dopo la sua prova, tutt'altro che esaltante, su Universal dei Borknagar.
Dai vertiginosi cambi di ritmo di Världstattes fanfär, dotata di un break melodico atmosferico da sciogliervi il cuore, alla (apparentemente) grezza Mörk nebulosa, con la sua strofa che conquista e trascina sin da subito. Dalla rustica Klippor och Skör alla misteriosa Skogen sover, per proseguire sulla drammatica Palisader e spegnersi nella dolcissima Eld Och lågor, chiusura col botto sulla scia di megaclassici come The enigmatic spirit o Star-guarded coronation.
Ben tornato mister V.
7.5
Carico i commenti... con calma