ARGGHHHH!!!! Le urla di Magnus non abbandonano la mia testa! Devo correre via da lui ma non ci riesco.

Partono i synth con un ritmo da disco e subito si insinuano le chitarre oppressive, martellanti, solo per accompagnare le urla disperate di Magnus. Una breve tregua con un passaggio di drum machine ed ecco che si ricomincia. La testa mi esplode la rabbia mi sale in corpo ma non posso smettere. Devo continuare, il ritmo è travolgente, è violenza. È solo la voce pulita che ogni tanto ci fa prendere fiato, come in Divine o in Naked. Il ritmo è veloce, dettato dalla melodia delle tastiere e cadenzato dalla drum machine.

Ottimo lavoro di questi sconosciuti VWOA che mischia il suono sintetico delle tastiere e quello del computer con un suono possente di chitarre, il tutto condito da una voce rabbiosa. Le atmosfere cupe ci accompagnano lungo tutta questa esperienza musicale devastante, e sembra quasi strano sia supportata da una buona base melodica.

Quello che cerco nella musica è una sensazione, con i VWOA ho trovato rabbia e frustazione, impressioni forti per una musica travolgente. Ascoltatevi Reasons To Hate, vi rapirà! A tratti quasi psichedelica, farete fatica a togliervela dalla testa.

Trovo difficile accostare i Violent Work of Art a gruppi più famosi, non avevo mai sentito il mix musicale proposto da questo combo svedese, sicuramente di impatto. Spero abbiano il successo che si meritano e che presto facciano delle date live fuori dai loro confini, per poter valutare l'impatto sonoro dal vivo.

Sconsigliato a chi ammette solo una voce pulita.

Il Peggio deve ancora venire.

Scaletta:
01 - different problem same solution
02 - reasons to hate
03 - the worst is yet to come
04 - wasted
05 - sharing my disease
06 - coma
07 - divine
08 - naked
09 - wars to win and wars to lose

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