La copertina è tutta un programma... per una strana ragione quando iniziano a comparire delle belle giornate invece di tranquillizzarmi, respirare una bella boccata di aria calda e mettere sul piatto un disco di Junior Murvin mi viene la voglia di frastornarmi le orecchie con del sano Hardcore "spacca-timpani".
Oggi alla vista dei primi freschi ciuffi d'erba del mio giardino, mi è piombato in mente di rispolverare "Down the drain" dei Vitamin X.
Dall'Olanda con furore questa band riesce a strapparmi un sorriso d'approvazione per una serie di particolari motivi. Musicalmente parlando sono riusciti a rimanere attinenti ad un sound vecchio e grezzo, poche contaminazioni moderne, nessuna registrazione plasticosa, pompata o precisa, solo rumorose chitarre e chiassose rullate di batteria, tutto condito con un cantato sfiatato ed incazzato. Una musica nettamente arretrata rispetto ai giorni d'oggi, ma fate attenzione per il mio punto di vista questo è un pregio, visto che tra i gruppi di spicco del genere vediamo troppo spesso messi in primo luogo o i bambini maleducati di MTV o dei poser punk a bestia da appartamento (direi tipo i Casualties, ma sarei ucciso da qualcuno).
Urla strazianti influenzate sicuramente dalla scuola di Boston e tematiche positive anch'esse influenzate sicuramente dalla scuola di Boston. Passaggi che sfiorano il "Crust" e rifiniture che possono avvicinarsi al Nu-metal (ma da molto, molto, molto lontano attenzione).
Ventitre tracce veloci ed intense, nessun intro o cazzata di qualsiasi genere, l'album è come una valanga di fango, scorre dalla prima all'ultima canzone senza riprendere fiato, deliziandoci di tanto in tanto con validi brani come "Piss on you", "Down the drain" o "I pushed it", ma il ragionamento è sempre lo stesso, se apprezzate una canzone apprezzerete tutte le altre.
Allo stesso momento però bisogna dire che i Vitamin X sono una delle tante band del settore che non fa altro che imitare le glorie del passato, oramai di questi testi, di queste canzoni e di questi album ne abbiamo a bizzeffe, nulla di nuovo da aggiungere, la stessa storia di venti anni fa, comunque nessuno può privare l'attenzione ad una band per una tale motivazione, se questi ragazzi amano suonare questa musica, nessuno lo può impedire, anzi qualcuno come me è sempre pronto ad ascoltare.
Piacevole ascolto primaverile, consigliato e snobbato allo stesso momento. Fate voi se ve la sentite.
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