L’autore di “Gli spiriti non dimenticano”, e di molti altri libri sempre di grande valore, direttore di Radio Capital, giornalista di Repubblica e chi più ne ha più ne metta ritorna.
L’aquila e il pollo fritto, pubblicato nel 2008 poco prima delle elezioni che videro poi trionfare Obama ritrae gli USA nel bene e nel male. Zucconi dipinge questo immenso paese, scoprendo i colori più vivaci e insieme più cupi della più grande democrazia del globo. Lui, che in America ci vive, coglie da cittadino e da contribuente le tensioni politiche, le contraddizioni, le grandi libertà e le assurdità paradossali in mondovisione, visto che tutto negli USA fa notizia. I capitoli del libro descrivono le fissazioni degli americani, come quella della meteorologia; le schizofrenie come la lotta al tabagismo descritto peccato mortale dal paese che gli ha dato i natali; un altro aspetto bizzarro è valutare come vengano spesi miliardi di dollari per una guerra come quella in Iraq ma poi manchino i soldi per l’assistenza sociale a tutta la popolazione.
Zucconi ci regala capitoli che parlano di grandi temi sociali, come la multirazzialità della moderna america, arrivata ad avere un (all’epoca della pubblicazione ancora “candidato” ) presidente nero. Ci sono poi capitoli più storiografici che parlano dei grandi presidenti del passato, le loro magagne per arrivare al potere e tutti i loro meriti e tutte le loro colpe. Non mancano spunti che fanno riflettere, ci accorgiamo che spesso gli USA sono un modello da imitare. Capita, e Zucconi spiega molto bene come, che dei politici di grado più o meno alto vengano messi dentro o “fatti fuori” per i loro reati. Avremmo tanto da imparare! Si parla anche di aspetti toccanti come la pena di morte e tutti quegli sterminati cimiteri di giovani soldati caduti per guerre combattute in luoghi sconosciuti a nove americani su dieci. Tanti statunitensi, e non stento a crederlo, hanno scoperta l’esistenza di nazioni come: Vietnam, Iran, Afghanistan, Iraq perchè il loro paese ci è andato in guerra. Sembra di leggere un saggio sul Vajont quando scopriamo cosa c’è sotto alla tragedia delle conseguenze dell’uragano Katrina.
L’america è simbolo di rinnovamento, l’Italia è simbolo di stagnazione, e questo ci viene spiegato molto bene da Zucconi. Il linguaggio è sempre scorrevole e non viene appesantito da troppe statistiche o dati storici. Non mancano passaggi più pesanti da digerire come quelli di pura politica. Divertitevi a scoprire anche l’aspetto ludico di un libro che si fa leggere alla grande, l’autore è bravo a rendere interessante e piacevole anche, per esempio, un argomento apparentemente borioso come le corse Nascar o l’ascesa di un personaggio come Sarah Palin. Risultano certamente spassosi alcuni capitoli come quello sul rapporto tra slang americano e inglese “reale” e quello sui grattacieli, quello sul poker che tanto va di moda ultimamente, e quello sul più americano degli sport ovvero il baseball.
Questo libro vi terrà incollati alle sue pagine come un giallo, ma vi fornirà spunti di riflessione di valore storico, perchè alla fine gli USA, volenti o nolenti sono dentro di noi e attorno a noi, ieri oggi e domani.
"Non c'è evento, dramma, tragedia, crisi, caso umano che non accada anche qui. Abbiamo tutto il bene e il male, con qualsiasi faccia. Tutto quello che volete, qui c'è."
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