Fucking brilliant.
Ecco riassunto il cd dei Von Sudenfed. Come chi cazzo sono i Von Sudenfed? L'accoppiata più improbabile del momento, o forse la più probabile.
Mark E. Smith meets Mouse on Mars ladies and gentleman. Germania e Inghilterra non si bombardano più ma bombardano l'ascoltatore con 12 brani cazzuti senza pietà per nessuno. Perchè questo è un disco duro, che spacca, senza requie. I Mouse on mars si mettono al servizio del mattocchio di Manchester e gli cuciono su misura delle basi al fulmicotone, cattive come lui, marce dentro. E allora è ovvio che il vecchio più arzillo del momento si diverta come un bambino a blaterare tutto il suo disprezzo e cinismo e i due si sposano alla perfezione, si capiscono a vicenda, si amano forse (vabbè non esageriamo).
Dicevo qualche rigo prima: accoppiata improbabile, fosse solo per il fatto che collaborare com Mark Smith deve essere un impresa titanica. Lo sdentato non è esattamente un tipo facile. Però accoppiata ovvia, perchè se ascoltate questo disco vi rendete conto che sembra proprio siano fatti l'uno per l'altro. Mouse on Mars fanno di tutto per usare ogni ritmo dance/elettronico duro e urticante, dalla techno al jungle e Mark trasforma ogni singolo pezzo in rock n roll con la sua voce, con la sua attitudine fanculista che è l'essenza del rocchennroll.
Già il primo singolo "Fledermaus Can't Get It" fa capire che aria tira: è tirato, veloce, diretto, il ritmo si sgretola e riparte., si rilancia mentre Smith guida la cavalleria all'arrembaggio. I topi marziani dal canto loro son bravi, molto bravi: c'era il rischio di annoiare ma loro tirano fuori dal cappello sempre nuove sorprese con ritmi sghembi e mutevoli sempre creativi. La voce di Smith è migliore del solito, anche questo frutto del mirabile trattamento fatto dagli abili collaboratori , è una voce particolarmente dinamica, reattiva, se non in alcuni punti parte integrante delle manipolazioni sonore che costituiscono le tracce. Sentite l'esilarante "Flooded" in cui Smith recita la parte di un improbabile Dj maestro delle cerimonie che allaga il club dove deve suonare. O "Family Feud", imperdibile pezzo furiosamente elettrico/elettronico e punk, dove Mark Smith ironicamente(?) si diverte ad autoesaltarsi urlando come un ossesso: "I am the great MES" .
Insomma io ve l'ho detto. Its fucking brilliant.
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