Il nome Wasted Youth è evidentemente carico di suggestioni perché all'incirca nello stesso periodo veniva adottato anche da una band inglese davvero niente male (un brano su tutti: "i wish i was a girl"), ma è tutt'un'altra storia.

Quelli di cui parliamo, da Los Angeles, erano invece una band HC punk composta da quattro loschi a cui l'aggettivo "Wasted" si attaglia piuttosto bene. Nella foto riprodotta sull'inserto allegato all'LP troviamo infatti quattro giovinastri rasati, dal cipiglio a metà fra lo zingaro ed il latino, in jeans e scarpe da ginnastica. Un estratto diretto dalla suburbia della metropoli californiana, il cui look, non per caso, si discostava già notevolmente dagli omologhi gruppi europei.

Il disco esce nel 1981 per la piccolissima label "Sanoblast" ed arriva anche in Italia in un buon numero di copie (si parla sempre di poche centinaia), trascinato dal relativo successo che stava riscuotendo l'hardcore californiano in quel momento. Dieci tracce veloci e brevissime (penso che nessuna canzone raggiunga i 2 minuti) pregne della ricetta messa a punto dai Circle Jerks di "Group Sex": riff fiaccanti, microassoli fulminanti e sezione ritmica ultraveloce. Il suono della chitarra è particolarissimo - acido, squillante e distorto; linee di basso ottime ed articolate; voce forse un poco sopra le righe, tipo "gnegnegne" (a me ricordava un po' Provolino). Quanto ai testi, ritroviamo il consueto armamentario anarcoide e dissidente che parte sin dalla copertina, privo però dello spessore e della credibilità fornite, ad esempio, da personaggi come Jello Biafra.

Un buon lavoro senz'altro, ma si percepisce già che la vena aurea dell'HC californiano cominciava ad assottigliarsi. Il genere si stava trasformando nella ripetizione degli stilemi più grossolani, e questo porterà poi la scena ad evolversi verso una simbiosi punk-metal dagli incerti risultati (a parere di chi scrive, pochissimi capolavori e una massa di lavori pessimi alla ricerca forzata di violenza e velocità fine a se stessa, ma si sa, son gusti).
I Wasted Youth non si sottrarranno a questa deriva e alcuni anni dopo arriverà un secondo album votato al metal, di cui abbiamo ascoltato solo pochi estratti che non si fanno ricordare per particolari qualità estetiche.

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