[non è per fare il saputello , ma mi viene spontaneo scrivere in terza persona , su questa de-recensione , QUESTA E' SEMPLICEMENTE LA MIA CREATURA , FATTA AL COMPUTER . BASTA , IL MIO ALBUM … ]

Direi che questa sottospecie di composizione (più che un album , è una composizione) , che come struttura è molto simile ad un opera di Mozart versione 2007 . Vorrei aggiungere, che è un album molto difficile da capire.

Sembra quasi un connubbio fra Faith No More, Cardigans, Cannibal Corpse, Carcass, Napalm Death. Dobbiamo subito dire che i W.F.R. sono prima di tutto una band brutal death (e dopo gli altri aggettivi… ), ma che per passioni musicali, ha deciso di aggiungere altri stili. Che possono andare dal black metal (mayhem e burzum su tutti), all'elettronica (aphex twin, sneaker pimps), per poi passare ad un genere decisamente più lontano … il folk (di chiara matrice; a livello compositivo; Crash Test Dummies o altro tipo Spiritual Front … ) . Uno scenario dedito alle pitture di Theodor Kittelsen, per passare a quelle di Tank Girl fino a Camille Rose Garcia. Vorrei incominciare a completare la mia analisi (perchè non mi sembra, come modo di scrivere, una recensione), scrivendo le mie opinioni, riguardo questa composizione, entrando da un area all'altra.

Area 1 :

Incominciamo subito con la devastazione sonora del brano di apertura (People Want Hate) . Il brano in questione si apre con un riffone black alla Mayhem di "De Mysteriis Dom Sathanas" , che si evolve spesso (se riuscite a sentire la chitarra , coperta dalla drum-machine , speedcore) in grindcore . La base ritmica è ovviamente affidata al mio computer , che attraverso questa sezione gabber , rimanderebbe a una versione più incazzata e ancora più brutal (ma allo stesso tempo più tecnica) degli Atari Teenage Riot . Come se Alec Empire venisse maniacamente abusato dal fratellone Trent Reznor . Le altre traccie sono niente meno che un miscuglio fra Cannibal Corpse , Discharge e Korn . Non sono degne della prima (non che non siano valide e meno brutali come la prima … ) , che a mio gusto è un pugno nello stomaco .

Area 2 :

E' l'area dove ho messo più sacrificio e impegno . Si tratta di una parte del c. d. che per alcuni versi è più brutale della prima , come per altri più delicata . In effetti a causa delle mie fissette alternative , non potrei catalogare questa parte come un genere singolo ma bensi molti altri . Prendiamo ad esempio le prime due canzoni d'apertura : non sono niente di meno che dei remix di canzoni della colonna sonora del manga Akira . Decisamente tranquille e serene rispetto alle precedenti dell'area 1 . Mentre le altre due , quindi la terza e la quarta non sono niente di meno che traccie speedcore , che arrivano tutte e due a toccare i 2. 000 bpm . Estreme si ma mai come l'ultima traccia . Che si apre con dei minimalist-beat di rullante su una registrazione low-fi . Per poi passare ad un extratone abbastanza casinaro (e dici poco , 5. 000 bpm) , e avete presente i fischi di Ventolin (di AFX) , ecco … più lunghi e chiassosi e spesso cambiano e si uniscono , che lasciano spazio ai blast-beat (che in confronto a quei fischi sembrano musica classica) . L'ultima traccia è eccellente .

Area 3 :

La canzone d'apertura (Big Industrial World) e molto rilassante e malinconica , che sfocia poi in un cupissimo assolo , che ricorda molto Hundred Years dei Cure . Triste e sofferente . Ma allo stesso tempo rilassante e che ti fa pensare e viaggiare con la mente . Tendente al blu pastello del mare . Che diventa grigio e nero , come i nostri sporchi e contaminati cieli . Solo questo basta per definire la canzone . Mentre la seconda traccia (Orange) , è molto lunga ma serena e dolce , semplicemente tenera e vulnerabile , con quel riffetto così pacifico , spinto al color arancio e rosso sanque del tramonto , che ci mette pace , quell'atmosfera … genuina . Distante dalle prime due aree dove era malsana e tossica . Hate , sembra un canzoncina da accompagnamento , in realtà è una composizione per basso elettrico che ho inventato , per suonarci sopra (invito tutti gli utenti di de-baser ad usufruirne e a rubarla , e a suonarci un pezzo sopra ; se riuscite a starci apresso ; perchè quello è il suo scopo) .

Questo è il frutto di quei giorni dove di luce non ce ne era, e dove la felicità era un utopia per me . Quando pensavi di trovare un amico e invece è un pugnalatore . Perchè gli amici sono come il vento , passano tanto vale non avercene …

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