Il 7 ottobre è uscito il nuovo album dei White Lies, intitolato semplicementeFriends, pubblicato a 4 anni di distanza dal precedente Big City. E già è stato annunciato il nuovo tour, con alcune tappe previste in Italia.
Take it out on me è il primo singolo ad aprire il disco; si prosegue conMorning in LA e Hold back you love, brani più pop-rock, molto melodici, entreranno subito nelle orecchie dei loro fan.
La quarta traccia si intitola Don’t want to feel it all, una ballad molto vicina allo stile che li ha sempre contraddistinti(rock-wave, indie); si cambia registro con Is my love enough, brano con base elettronica e rimandi wave anni 80. Il lato B dell’album non lascia segni indelebili, se non per l’unico pezzo da segnalare, Come on, dall’incedere molto ritmato. Qui la voce si fa più calda, richiamando a tratti il loro primo lavoro.
Il suono di questo album, pur rimanendo sostanzialmente simile al loro stile, fatto di tessiture elettroniche, il basso alla Simon Gallup(bassista dei Cure), la voce dark ma pur sempre melodica, sembra aver preso una direzione più easy listening, ma nello stesso tempo più solido. In conclusione l’opera, pur senza trascendere, risulta ben arrangiata; tutti i brani sono di discreta fattura. Forse è mancata la canzone epica, ma indubbiamente i ragazzi londinesi hanno dimostrato con gli anni di non essere una meteora, ma un gruppo rock con le idee chiare, capace di far risorgere la new wave inglese.

Voto: 7

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