Parlando dei White Lion, mi ritorna sempre in mente l'amico che me li ha fatti ascoltare la prima volta. Avevamo circa 16 anni, ancora non sapevamo che cosa la vita ci avrebbe riservato e, in fin dei conti, neanche ce ne importava; all'epoca l'importante era solo divertirsi il più possibile e pensare il meno possibile.
Un po' quello che ci insegnano i White Lion: volendo, la vita è semplice come la loro musica, non ha senso farsi tanti problemi, perché comunque, qualsiasi evento si risolve in questioni affettive e finchè avremo qualcuno a cui pensare ("Goin' Home Tonight") e persone che ci vogliono bene, tutto avrà più senso e il resto passerà in secondo piano. E' l'amore a dominare il mondo ed è a causa dell'amore se noi facciamo le scelte più importanti della nostra vita.
Parlavo del mio amico... adesso le cose non sono più semplici come un tempo e mentre lui combatte con le problematiche oscure della psiche e non può più praticamente vivere una vita normale, io me ne sto qui a pensare che cos'altro il futuro mi riserverà. Così uguali per esperienze passate ma così diversi per prospettive. È così strano quanto, nel suo caso, la natura sia stata beffarda donandogli un corpo così forte ma, allo stesso tempo, una mente così debole. Ad ogni modo non importa, perché c'è sempre il Leone Bianco a ricordarci quanto tutto era più facile un tempo. Quando ci incontriamo, basta mettere su un loro disco per stare meglio. La musica c'è sempre ed è un po' come la donna amata di "Goin' Home Tonight", che rende la giornata migliore, dà un senso alle nostre fatiche e fa sì che le difficoltà quotidiane siano solo un ricordo. Riporta la pace dove prima c'era l'inferno.
Nel caso del qui trattato "Big Game", si tratta di 11 tracce di pace, puro e semplice hard rock. Sono sempre stato indeciso su quale sia il mio preferito tra questo e il grande "Mane Attraction" e ancora non saprei dare una risposta a questa domanda; tutto dipende dai momenti e dalle sensazioni. L'unica cosa di cui sono sicuro è che, dopo più di 10 anni, questo genere di musica ancora non mi ha stancato e penso mai lo farà. Qui non si tratta di gruppi che hanno cavalcato l'onda del successo del Glam come fecero, ad esempio, i Poison.
Qui stiamo parlando di un grande gruppo con immenso talento più simile ai Tesla o ai Great White per come hanno saputo genialmente riadattare l'ormai stanco hard rock in chiave moderna. Quel tipo di gruppi che ti rendono fiero di esserne fan e che ti fanno sentire parte di qualcosa di superiore. Qui stiamo parlando dei signori della ballata rock. Nei classici pezzi tirati, i nostri, sono un gruppo eccellente per songwriting e interpretazione, ma è proprio nei lenti (vedi "Broken Home" e "Cry For Freedom") che raggiungono il loro climax (sembro quasi la mia prof di lettere del liceo!). E' qui che emozionano di più e che, a secondo degli stati d'animo, riescono anche a strapparti una lacrima. Sembra quasi che la rock ballad sia stata inventata da Mike Tramp e Vito Bratta per come questi riescono a farne sin da subito un istant classic. I singoloni radiofonici questa volta sono "Cry For Freedom", "Radar Love" (cover dei Golden Earring) e "Little Fighter", ma non mi interessa più di tanto soffermarmi sui singoli brani. Non mi interessa parlare di quanto sia stato sottovalutato Bratta come chitarrista and so on...
Questo è un lavoro che va ascoltato dalla prima all'ultima nota e che ha in se il potere di cui parlavo prima, un potere che solo il rock può avere: rendere la vita migliore e farci dimenticare i problemi reali; aldilà di chi siamo, da dove veniamo e del tipo di preoccupazioni che abbiamo.
E questo, per me, basta e avanza.
‘Cause i'm goin' home tonight
and everything will be alright
'cause when i open up the door
you'll be waiting
and you will keep me warm at night
and you will make me live again
yes i'm going home tonight and
you'll be waiting
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