Buttate insieme i Depeche, i Joy Division e i Duran ed ecco i White Rose Movement dall'Inghilterra: ora non sto dicendo che il nuovo gruppo è allo stesso livello dei tre gruppi precedenti (che adoro e infatti non voglio esser sacrilego) ma il gruppo ci sa fare: per pagare il disco si dice che abbian lavorato come imbianchini e sentendo il disco anche sul sinth, il gruppo è stato per un po supporter dei Placebo.

Le prime 3 canzoni iniziali "Kick", "Girls in back" e "Love is a number" sembrano confermare che il gruppo sa mescolare punk e glam e fare scontare la chitarra e l'elettronica e saltarci addosso con il basso e farci ballare ancora tutti e fa pensare che da U.K. arriva ancora qualcosa di buono dopo che Placebo&Muse si son persi nel ripetersi... poi il cantante ha una voce un pò da stronzetto come piace a me...

"Alsatian" e "London's mine" e "Idiot crugs" sono forse un filo ripetitive, certo la musica è bellissima ma l'ho già sentita nei miei idoli new wave però si fa apprezzare comunque in quanto riescono ad essere abbastanza cattivi, grazie alla voce del cantante Finn Vine, ma qualcuno che ogni tanto dia una spolverata all'argenteria di casa new wave ci vuole ognitanto.. "Deborah Carne" mi sembra voglia troppo imitar i Duran ma è un gioco troppo difficile mentre "Test card girl" si rivela essere qualcosa di buono nell'avere studiato la lezione e poi mettere la propria originalità.

Come ripeto non si grida al miracolo ma di sicuro a qualcosa di piacevole, soprattutto per la vocalità del cantante, speriamo che non si riveli il solito gruppo u.k. enfant prodige degli ultimi anni che finisca poi a ripetersi o chinar la testa al commercio...

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