New York seconda metà degli anni ottanta. Un lercio individuo si aggira per le notturne strade periferiche della "Grande Mela".
Tale Robert Bartleh Cummings in arte Rob Zombie: un look che non passa inosservato il suo, una insana via di mezzo tra uno zombie, un clochard ed un personaggio da film horror di bassa categoria. Sozzi ed interminabili dreads tenuti insieme da un sudicio cilindro (alla Slash per intenderci), anfibi militari di qualche numero più grande. Un abbigliamento post-nucleare che ben si addice alla musica della band che il nostro mette in piedi.
I White Zombie giungono al secondo appuntamento discografico ancora completamente sconosciuti; nel totale anonimato. Ma hanno una valanga di idee e dopo aver licenziato il chitarrista originario, reclutano John Ricci e pubblicano "Make Them Die Slowly" (titolo quantomai azzeccato!!). E' il marzo del 1989; prodotto da un certo Bill Laswell (mica pizza e fichi...) il lavoro si distingue per un suono caustico, profondo, gutturale. Sabbathiani con retaggi proto-industrial. Hard and Heavy contaminati da scorie rumorose.
E lo shock è garantito.
Il lavoro, riuscendoci appieno, vuole essere la macilenta fotografia di una scena appena agli inizi: l'acerba contaminazione tra post-punk della sponda atlantica degli U.S.A., noise e nero metallo (ed allora aggiungiamoci Prong ed Helmet per dare consistenza e "peso" al mio delirio scrittorio). Il visionario risultato è ben al di sopra di ogni aspettativa anche degli stessi White Zombie. Una resa sonora drammatica e devastante in egual modo; un uragano uditivo che si sviluppa in tutti i quaranta minuti. Minuti suonati in primitiva maniera; un possente impatto che non presenta nessun tipo di virtuosismo. Vogliono solo fare male e creare scompiglio; partendo dai bassifondi dove è nato l'album.
Sono i sette minuti della conclusiva "Godslayer" a testimoniare la follia, il gigantesco orrore messo in piedi da Rob, John, Sean ed Ivan: un pericolosissimo e cacofonico crocevia che mette insieme Stooges, Slayer e Sonic Youth. Un abbraccio isterico, smunto; che mai era stato udito in precedenza...DISASTER BLASTER...
.(..Affanculo il White Christmas...)
Diabolos Rising 666.
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