Surprise!
Il nuovo lavoro discografico dei Wilco dal titolo “Star Wars” esce a sorpresa, e un po’ in sordina rispetto alle precedenti uscite, nel luglio 2015. L’album viene offerto in free download sul sito ufficiale del gruppo per 30 giorni dall’uscita.
Evitato l’hype derivante da annunci ufficiali e considerato da Tweedy e Co. “un regalo” e “una scossa di gioia”, la nona fatica discografica della formazione di Chicago coglie la loro anima più rilassata e giocosa. I Wilco sembrano divertirsi nel registrare un album che almeno dal punto di vista formale non ha molte pretese.
I 34 minuti di “Guerre Stellari” rappresentano la loro prova sulla lunga distanza più breve. Chiamatelo divertissement se volete, ma forse potrebbe essere riduttivo per quello che è comunque un buon lavoro. D’altronde sempre dei Wilco si tratta.
“Star Wars” è la summa dell’evoluzione musicale intrapresa nel corso di 20 anni di carriera, nonché un tributo alle influenze musicali che hanno segnato il percorso della band. All’interno trovano spazio il noise-rock della breve intro “EKG”, i rimandi beatlesiani-lennoniani di “More”, l’incedere simil-kraut di “You Satellite”, il riff stoner di “Pickled Ginger”, l’alt-country in “King of You” (che ricorda “I’m The Man Who Loves You”) e la ballata Summerteeth-oriented “Where Do I Begin”.
Semplice ma mai piatto, fresco e godibile, atipicamente estivo e (in alternativa) primaverile, a metà tra il side-project Loose Fur e il debutto solista “Sukierae” a nome Tweedy.
Il nono episodio della saga Wilco, seppure episodio minore, non è certamente il passo falso che era anche lecito aspettarsi in una discografia impeccabile in cui spicca il capolavoro “Yankee Hotel Foxtrot”.
“Wilco will love you”
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