Un'altra grande uscita "Two Dancers" dei Wild Beasts, per questo 2009. Molto personali e di qualità, di gusti decisamente retrò (basta vederli), per capire bene come e cosa suonano prendete Antony and The Jhonson e aggiungeteci un po' di buona musica a metà tra alt-indie-pop, sinth pop e un tocco di soul alla "Orange Juice" (basti ascoltare la voce).
Annullate le melodie gioiose del precedente album, i nostri si presentano con un sound minimale, denso di melodie studiate e molto complesse, le quali non scompaiono mai del tutto; infatti si allontanano ma poi ritornano. Il tutto arricchito e speziato dal bellissimo lirismo delle voci.
Si parte con "Fun Powder Plot", intro oggettivamente bellissimo, dal quale si notano subito i gusti retrò-glam; subito dopo viene "Hooting & Howling" col suo dolce e raffinato pianoforte, quasi azzittito poi da sfrontati riff. Si passa poi alla funky-disco "All The Kings Men".
Dopo i primi tre veloci brani iniziali, si passa al quasi intermezzo di "When I'm Sleepy" con le sue curiose rime. Con la disco-pop "We Still Got The Taste Dancing On Our Tongues" sembra un po' di ritornare alle sonorità dell'album d'esordio. Si arriva poi al brano che da titolo all'album, "Two Dancers" con la sua ferma e costante chitarra distorta; ed è proprio da qui che si inizia a carpire la nuova strada più "seria" intrapresa dalla band. Altrettanto fa "Two Dancers II". Tutto ciò lo si capisce ancora di più nel finale brano "Empty Nest".
Che dire, i Wild Beasts stanno riuscendo a tracciare la strada per il nuovo pop macchiato di vecchie sonorità, incamminandosi addirittura nel dream-pop (quello più oscuro), grazie alla loro disinibita sensualità, impreziosita però dalla crescita, quella che dicono sia del terzo album, la crescita verso il pop adulto. Bhè i Wild Beast ci riescono al secondo, e come!
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