I discendenti Savoia vengono arrestati per giochi d'azzardo illegali e prostituzione "di lusso", il governo dice che l'economia va a picco perchè il Berlusca ha lasciato un buco nero, e mentre si discute del si o del no al refendum nel frattempo Luxuria progetta un futuro disegno di legge per il diritto di cambiarsi il nome anche senza cambiare sesso di conseguenza. Inutile ripiegare sui mondiali perchè l'Italia è la solita ciofecona ormai da 24 anni, e io che faccio? Una buona recensione su diun fortissimo gruppo black metal.
Però fa caldo, siamo a giugno, e il sudore che mi scola sulla fronte non si addice all'atmosfera di questo genere che è tipicamente freddo (true norwegian, non dimenticate). Come non pensare ai freddi fiordi e la tipica vegetazione nord europea in cui è possibile incontrare dei bellissimi esemplari di maschi con dei denti fantastici scolpiti dal chewingum, che però potrete osservare solo addormentadoli sparandogli addosso dell'anestetico? Ditemi come non si può? Ma, tralasciamo questi viaggi ipotetici alla scoperta delle terre del nord in stile modo di Quark e torniamo a noi: recensire un album di cazzo, nel clima di cazzo nella nostra terronia in questi giorni ha su di me un effetto strano, e tutto ciò è molto brutal (Tepes docet) e quindi recensirò brutalmente.
Ma è ancora più brutal se pensate che sto sottraendo tempo al lavoro e il mio capo probabilmente mi farà un culo cosi quando scoprirà che non ho fatto quello che dovevo. Ma la musica chiama e io non posso fare che rispondere. La copertina è bellissima, tipica da fiamma nera (saranno mica fascisti o giù di li?!), tipico logo acuminato da cui tutto si intravede tranne che il nome del gruppo, catramoso anche l'interno e tutto l'art work (questa si che è geniale).
Ma un momento, perchè possiedo sta merda tra le mani? Ah, si, perchè il classico appassionato di turno dopo un accesa discussione ideologica in materia metallara me lo ha prestato dicendomi che si trattava di un lavoro diverso dal solito senza i luoghi comuni tipici del black metal, e cercando di convertirmi si è prodigato nel trovare il giusto esempio da darmi, e porgendomelo mi ha detto "Si chiama Pietro e torna indietro", beh, stai tranquillo...
Nonostante le mie innumerevoli riserve in merito, e il continuo tarlo nel cervello per cercare anche solo lontanamente di immaginare come diavolo abbia fatto a procurarselo, provo ad ascoltare, solo perchè sono curioso, e cosa ci troverò mai dentro?! Ahhhhahhhhhhhhh, ottimo, ottimo capolavoro, screaming essenziale a supporto di una batteria che non cambia tempo neanche se lo sparano al drummer, sembra quasi una macchina, chitarre taglienti e precise, cosa hanno da precisare però non so, e poi, vediamo, un inserto di synth atmosferico, e mi sembra... aspettate un attimo... no! Non posso crederci, un basso, cavolo stavo per dimenticare lo strumento più importante di tutti, di quello che fa meno casino degli altri ma senza il quale il pezzi non avrebbero il giusto sostegno. Il suono di questo strumento reso quasi impercettibile da tutto il resto ha svolto sicuramente il miglior lavoro di tutti, proprio in virtù di questa caratteristica.
Cos'altro aggiungere su questo duo polacco, suonano veramente bene, anche se non sono norvegesi. Rimango stupito quando scopro l'ultima frontiera del metal estremo: NSBM, ossia national socialist black metal (quasi mi vergogno a scriverlo), questa variante non la sapevo, mi basta giusto il tempo per dire a Pietro (si può mai chiamare cosi un disco del genere?! mah!) di tornare da dove era venuto.
Statene alla larga, e non chiedetemi cosa significhi il titolo...
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