Suoni pesanti e devastanti, basi ritmiche precise e martellanti, voce straziata in "scream" con pause "clean", possenti riffs doomy privati di qualsiasi forma di calore si susseguono tortuosi, squarci noise danno respiro prima della prossima ricaduta...
"Carpe Diem" è quasi privo di qualsiasi impatto fisico, (a differenza dei precedenti "el diablo" e "whvn")
piuttosto finisce col diventare un tormento cerebrale, in cui, grazie la ripetizione ossessiva di certi riffs e ad uno dei migliori singer hardcore in circolazione, conducono ad un completo assorbimento dell'ascoltatore nelle sue strutture claustrofobiche.
Il filo conduttore dell'album è il senso di oppressione che trasmette, fondendo sonorità apocalittiche e oscure dei Neurosis e Scorn, dinamiche alla Deadguy e una muscolarità sabbathiana. Prodotto e mixato da Eric Stenman e distribuito in europa dall'inglese Music for Nations, "Carpe Diem"è forse il lavoro più maturo di questa grande e sottovalutata band di Sacramento.
Non è certamente un album di facile ascolto e necessità di essere riascoltato più volte con attenzione per cogliere le sfumature più nascoste che racchiudono il reale valore del disco... che è, a mio avviso, ENORME.
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