Dello scorrere del tempo, e della distruzione
Non accade nulla. Lo specchio non può parlare, ma registra ogni lieve cambiamento fisionomico, una invisibile ruga, la pelle che cade; e prima che si possa fare qualcosa, ecco i titoli di coda. Stuprato dai buchi e dai graffi, quello che rimane Dentro. In fondo. Giù. Perde la melodia originaria, diventa un sibilo gracchiante, finchè non muore.
Accade invisibile, credetemi. Divoriamo quello che ci sta attorno, rosicchiamo fino all'osso, ed in bocca rimangono pochi brandelli di aria appassita nel mezzo di un buco bianco. Non ti accorgi, ma accade.
Sera. Il cielo è scuro e freddo. Ancora un piccolo scorcio di tramonto, rosa lontanissimo, come un lento saluto. Da terra salgono ancora i fumi delle rovine bruciate.
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