Salve a tutti mi chiamo chef Davide e preparerò con voi uno squisito piatto canzonato. Tale "goduria" si chiama "Paura.Com", un piato prelibato ed indigesto (ossimoro voluto) per otto persone che odiate sino alla morte (perché otto? Perché è pari al numero di persone in tutto il mondo che hanno visto questo film, giusto per un fattore di coerenza).
Leggasi come: "Insalata di bassi momenti da horrorino estivo di bassa lega, con salsa di insulsaggine condita con presa per i fondelli".

Ingredienti per otto persone:

•-          qualche bell'horror giapponese: "Ju-On", "Dark Water" e "Ringu" (annesso anche il remake americano)

•-          Prendete un discreto horror coreano, "Unborn But Forgotten" (che era già una citazione di "Ring", con website al posto del videoregistratore) e copiatelo, tanto non è mai giunto in Occidente...chi se ne accorgerà? Nessuno.

•-          Un pizzico di Dario Argento. Consigliato soprattutto "Inferno".

•-          Un uomo

•-          Una donna

•-          Un computer di vent'anni fa

•-          Un sito internet realizzato in casa

•-          Un pazzo punkettone tedesco con un armamentario di espressioni davvero meritevoli (!)

•-          Una pornostar parruccata a dovere

•-          Un cane a fare da assassino

•-          Un'isterica pazza

•-          Un paio di coltelli

•-          Effettini ed effettacci ridicoli

•-          Udo Kier per condire

•-          Qualche teoria su internet campata per aria e assolutamente incomprensibile

•-          Scarafaggi

Procedura:

Prendete Udo Kier e fatelo schiattare subito. Essì. Perché quando volete fare un horror che sia davvero fiacco e stanco, dovete togliere tutti i pregi che avete a disposizione. Siete riusciti a far entrare il talentuoso Kier nel cast, unico volto veramente espressivo dell'intero film, ma dovete ucciderlo subito! Dovete farlo schiattare dopo due inquadrature e non parlarne più.

Fatto? Bene.

Ora provate a scrivere su una sceneggiatura. Ma come fare?
Non importa. Non è così terribile. Andate in bagno ,scorreggiate e pulitevi il culo. Proprio quel pezzo di carta igienica vi servirà come sceneggiatura. Prendete un coltello e bucate tale pezzo di carta, perché un horror fiacco non può non avere una sceneggiatura piena di falde acquifere e voragini.

Fatto? Bene.
Inserite nella sceneggiatura la scena di Udo Kier e poi sdraiatevi sul divano e guardate (allo stesso tempo, ovvio...così impazzirete e farete una regia da manuale) tutti gli horror giapponesi sopraindicati, il remake americano di "Ringu" e "Unborn But Forgotten". Se proprio siete masochisti allo stato puro, guardatevi allo stesso momento, in sovraesposizione (chiaro, no?) tutti i thrillerini tedeschi che rai due trasmette di pomeriggio. E fatto! Ora avete uno stile di regia!

Uno stile di regia che fungerà da contorno per il vostro piatto finale. Perché ciò che conta è la faccia, non la cornice, no? Esatto. Quindi, visto che un horror fiacco e scarno va dritto agli adolescenti, chissene frega se la regia è altamente televisiva e smaccatamente priva di originalità? E poi, è proprio la mancanza d'arte che rende i film fiacchi ancora più fiacchi. Giusto? Bene.

Ora passate agli attori. Prendetene a caso due.

Lui, il bello insopportabile. Lei è  brava a recitare? Allora abbruttitela, fatela diventare una sorta di J.K Rowling in menopausa, ritardata e spaesata. Ora siete a cavallo.

La sceneggiatura non vi serve più. Ma dopotutto vi è servita a qualcosa? No.

Allora buttatela nel secchio dell'umido. Senza dimenticare la raccolta differenziata.

Ora andate a caso. Metteteci dentro introspezioni filosofiche sulla rete internet che non capite manco voi, una danza macabra di bisturi e coltelli, ma NON metteteci neanche un filo di suspense.
Prendete gnocche a caso e fatele urlare, poi aggiungete la pornostar parruccata a dovere e fatele dire cinque frasi ripetute in continuazione fino al collasso nervoso.

Evitate ogni scena sanguinolenta, evitate la suspense, evitate ogni situazione paurosa ed evitate ogni invenzione registica. Assolutamente! Il vostro piatto finale deve risultare appetitoso solo in superficie, ma non può, non deve essere intrigante. Perché il vostro obiettivo è quello di creare un horror stanco, spossato e privo di colpi di scena. Un po' come il tofu, elegante ma privo di spessore.

Inserite nel forno ciò che avete preparato sin ora, ad una temperatura di 200° per novantotto minuti di mattonata sulle palle, per proseguire poi, lavorando l'impasto con tutto ciò che vi passa per la testa: emofilia, sesso (niente scopate, giusto un pizzico di vedo-non vedo e un paio di tette), scarafaggi schifosamente in computer graphica, effetti speciali da asilo nido e un finale così ridicolo che neanche il peggior Fulci in fase trashosissima sarebbe in grado di realizzare.

Non dimenticate il solito amore tra i due protagonisti (con tanto di "mi sei mancato", "anche tu", violini che partono e strappano la lacrimuccia, neanche fosse una soap argentina) , qualche computer macchinoso, persone che sono coerenti e sapienti dell'uso di internet quanto un film di Tarantino assolutamente privo di citazioni. E come non fare un film palesemente non riuscito senza quegli 80gr di scene idiote e assolutamente incoerenti? Perché non metterci una scena come quella ridicola, in cui Mark sussurra alla sua amata "Non entrare in quel sito! Promettilo!" e lei le risponde con occhietti dolci "Non lo farò! Ti amo! Ciccino mio! Non farei mai ciò che non vuoi!" e poi qual è la prima cosa che fa? Ovvio. Si connette.

Mischiate tutto con il cucchiaio della mediocrità ed otterrete "Paura.Com", un horror indifeso e presuntuoso, girato assolutamente con serietà ma con esisti involontariamente grotteschi che neanche "Il Bosco 1" o "Violent Shit" saprebbero far meglio.

La presentazione

Servite il piatto finale ad otto persone che più odiate, presentandolo come l'horror dell'anno, con tanto di ciliegina sulla torta (un colpo di scena finale da urlo, che ovviamente non avete inserito) e con molto sangue (che ovviamente non c'è), molte gnocche (che si contano sulle dita della mano di un monco) e qualche spavento (che ovviamente non era previsto nella ricetta).


Inserite il dvd nel lettore e fate altro (cucinate, stirate, grattatevi i piedi), mentre osservate i vostri nemici cavarsi gli occhi dalla noia.

:D

Uh! E nel frattempo trovatevi un alibi decente. Vi servirà.

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