UNA PARTITA CON IL MINIMALISMO
"For Amusement Only" ("Solamente Per Divertimento") 1981, primo album di Wim Mertens, un lavoro estremamente sperimentale.
8 tracce tracce 'costruite' più che 'composte', utilizzando campionamenti presi dal sonoro di videogiochi da bar dell'epoca. Questi ultimi erano la prima generazione di games elettronici, videogiochi con grafica semplicissima e stilizzata, nei quali il sonoro aveva una impronta di rilievo. Erano suoni computerizzati e ripetitivi che ben si prestavano ad essere utilizzati per sperimentazioni compositive minimaliste, caratterizzate dalla ripetitività, dalla freddezza e dalla semplicità musicale.
Peculiarità del disco è l'algida assenza di sentimenti: nessuna emozione trapela da questi suoni. Mantenendosi in perfetta linea con le sperimentazioni dei più celebri compositori minimalisti del tempo come Glass, Reich e Nyman.
Il primo pezzo del disco "Insert Coin" prende gli insegnamenti del minimalismo e li spinge a livelli estremi, il risultato è inquietante: una voce metallica da videogioco ripete in maniera ipnotica di 'introdurre il gettone' per l'appunto 'insert coin', per tutti i 46 secondi della traccia. Dopo questa introduzione, nei seguenti pezzi la totale asetticità emotiva si mantiene costante. Così ritroviamo i tipici rumori dei videogiochi dell'epoca: spari laser, movimenti di navicelle spaziali, esplosioni, elicotteri. . .
Dare un giudizio globale sull'album è molto arduo. Valutare dal punto di vista musicale quest'opera non gli renderebbe giustizia in maniera completa. Il lavoro che Mertens ci propone è compositivamente molto povero: un sottofondo monotono e freddo. Ma dobbiamo tenere conto che era proprio questo l'intento dell'autore belga, qui più che mai fedele ai principi minimalisti. Inoltre questo album spianò la strada ad una corrente dell'elettronica, che lo fece punto di riferimento e di partenza. Mertens però non seguì questa strada nei successivi lavori, ma abbandonò progressivamente la mancanza di soggettività che caratterizza "For Amusement Only", distanziandosi così dal minimalismo di album in album, componendo musiche sempre più 'vive' ed intrise di emozioni.
E' incredibile pensare che questo disco sia stato realizzato dallo stesso autore di successivi capolavori per piano e voce e per orchestra (come "Struggle For Pleasure", "Strategie De La Rupture", "After Virtue" e tanti altri ancora), eppure (anche se solamente per divertimento) è proprio così. . .
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