UN CERCHIO PERFETTO  

1984: "Maximizing The Audience", quinto disco di Wim Mertens. Dopo le sorprendenti e meravigliose melodie di "Struggle For Pleasure" (1983), il musicista belga non ha finito di stupire.

"Maximizing The Audience" è un capolavoro di perfetto minimalismo. Strutturato in maniera geometricamente perfetta: un'equazione di note. Nonostante questa matematica regolarità, l'album è fortemente permeato da una vivissima componente emozionale.

La prima traccia si chiama "Circles", è introdotta da poche note di sassofono ripetute in maniera regolare, lentamente incalzano altre note ed altri fiati, rendendo sempre più ricca la melodia,  mantenendo però inalterato lo schema ripetitivo del pezzo: ne risultano 18 minuti ipnotici ed indubbiamente molto pesanti, che creano una forte sensazione di attesa che non viene mai appagata. In questa prima composizione la minimalista assenza di emozioni è massima.

Dopo questa 'intro' seguono tre tracce, fortemente necessarie l'una all'altra, che ripropongono l'immagine del cerchio: "Lir", "Maximizing The Audience" e "The Fosse". Questi pezzi sono legati da uno stesso tema musicale riproposto. Questo è particolarmente evidente nella n. 2 "Lir" e nella n. 4 "The Fosse", due tracce che si continuano l'una nell'altra, andando a disegnare una circonferenza che ha come centro la n. 3 "Maximizing The Audience" la title-track, non a caso posta al centro dell'album.

"Maximizing The Audience" è il fulcro compositivo dell'album, un pezzo indimenticabile, caratterizzato da una fortissima tensione emotiva, ben realizzata tramite il 'basso continuo' degli accordi ripetuti al piano. Indescrivibilmente splendido ed inquietante l'accompagnamento vocale.

Il tema al piano della malinconica "Lir" è ripreso completamente, come detto, in "The Fosse" nella quale viene aggiunta la voce, che apre una parentesi drammatica alla composizione. Le note di queste due tracce possono essere viste come gli infiniti punti di una circonferenza,  equidistanti dal centro creativo, che le guida e le sorregge: "Maximizing The Audience".

La conclusiva "Whisper Me" è un lungo sottofondo musicale malinconico e delicato. Chiude in maniera adeguata un disco di grande atmosfera.

Un lavoro 'perfetto' nel senso più razionale ed oggettivo del termine, ma non solo. Rappresenta anche un compromesso invidiabile ed estremamente equilibrato tra rigidità minimalista e forza emotiva.

Godibilissimo anche se non fin dal primo ascolto. Compositivamente diverso dal precedente capolavoro "Struggle For Pleasure", ma altrettanto indispensabile. Da inserire di diritto fra le pietre miliari della musica moderna.

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