I Wimeke, formati dalle ceneri dei Lova (tra i gruppi underground più sottovalutati del panorama italiano), si presentano con un ep d'esordio breve ma folgorante.
Sette tracce condensate in 15 minuti di punk suonato a 200 km/h, sospesi da qualche parte tra il lirismo dei Dinosaur Jr e l'angst generazionale dei Nirvana.
L'apertura affidata all'incredibile "la scimmia sulla schiena" o la traccia conclusiva "niente da perdere", parlano un linguaggio schietto e privo di allegorie e metafore che sembrano piacere tanto ai guru del rock nostrano ma hanno ugualmente una forza poetica lucida e incontaminata che rimanda a un ipotetico Carver songwriter. I Wimeke liberano la testa e fanno muovere le gambe, come dovrebbe fare un buon disco rock'n'roll.
Ecco, la novità, il suono trendy alloggia probabilmente da un'altra parte ma nessuno potrebbe mai fargliene una colpa se dopo due ascolti ti ritrovi a canticchiare queste melodie sghembe, appena abbozzate che ti seducono con la forza di un pugno nello stomaco invece che con dolci parole sussurrate all'orecchio.
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