Una compilation di pure hits non può dare un'idea sull'operato di una band o di un artista, si tratta per lo più di momenti che non trattano mai in modo esaustivo la carriera e si limitano ai singoloni, quelli che tutti vogliono sentire. Un tempo però queste compilation avevano un senso, bran apparsi solo su 45 giri si ritrovavano uniti su di un 33 e questo agevolava l'ascolto senza dover cambiare sempre disco nel peggiore dei casi o nel costruirsi una compilation su nastro nel migliore perdendo tutto un pomeriggio (la famosa cassettina da regalare alla ragazza). "Wings Greatest" esce nel '78, esigenze di mercato per Paul McCartney e soci in modo da battere il ferro caldo di "Wings Over America" e "London Town". Tante le pecche, la prima è che mancano dei brani come "Give Ireland Back to the Irish", "CMoon", "Girl'school" e "Mary Had a Little Lamb" tutti usciti su 45 giri e non inclusi in nessun 33 e soprattutto non c'è un inedito che ne giustifichi l'acquisto da parte dei completisti. In realtà la band aveva il brano, la caraibica "Waterspout", ma seguendo una logica suicida venne eliminata dal mix finale poco prima dell'uscita. Strano destino per questa canzone, rimasta per ben altre due volte fuori all'ultimo momento prima da "London Town" e poi nel 1987 dalla raccolta, un po' più completa ma non troppo, "All The Best" del solo Paul. La sequenza dei due lati immortala i Wings con tutte le loro hits maggiori da "Jet" a "With a Little Luck" passando per "Band on the Run" e "Junior's Farm" a stupire è l'inclusione di "Another Day" e "Uncle Albert/Admiral Halsey" dei soli Paul e Linda ad aprire rispettivamente lato A e lato B, forse a sottolineare che comunque i Wings sono una loro creatura. Molto meglio comprarsi l'intera discografia della band, singoli e inediti se è possibile, per avere una visione più giusta e completa di un gruppo che non era solo una backing band di Paul ma qualcosa di più; Denny Laine un fidato gregario con qualche ottimo colpo in canna e basta ricordare che i Wings hanno avuto tre grandi chitarristi solisti come i compianti Henry McCollough e Jimmy McCulloch e il talento della chitarra classica Lawrence Juber, a provare la qualità del progetto di Macca.
P.S.La statuina art decò acquistata da Linda venne portata in cima alle Alpi per poter scattare la foto di copertina, la stessa statua sarà visibile sul caminetto nella cover di "Back to the Egg", ultimo album della band del 1979. All'interno un poster con una foto che in origine ritraeva i Wings in formazione a cinque con Joe English e Jimmy McCulloch, ma i due lasciarono nel '77 e vennero tagliati via nell'editing finale.
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