Il primo cd del sestetto olandese, Enter (originariamente diffuso soltanto nella stessa Olanda) ha un sound diverso rispetto ai successivi lavori: un metal a due voci (una pulita femminile e una in growl maschile) influenzato da gothic, e dal doom. La voce di Sharon, nonostante la sua giovane età, si trova già ad un buon livello espressivo.
L’apertura è affidata a “Restless”, il pezzo più bello dell’album. Le tastiere accompagnano la dolce Sharon rendendo il pezzo molto malinconico. Poi entreranno le chitarre (molti più presenti rispetto agli altri album del gruppo.) “Enter” è un altro bel pezzo, abbastanza pesante,dove assistiamo al duetto tra voce maschile e femminile. Belle le orchestrazioni. “Pearls of Light” è il pezzo più influenzato dal doom, lento e oscuro. “Deep Within” è un pezzo dove abbiamo solo la voce maschile, ben riuscito. “Gatekeeper” inizia con suoni naturali seguiti poi da orchestrazioni. Molto riuscito il pezzo che separa la parte iniziale a quella cantata. “Grace” poteva uscire decisamente meglio, “Blooded” è un pezzo soltanto strumentale, “Candles” è un altro pezzo influenzato dal doom (che differenza rispetto ai pezzi di "Mother Earth”!) con una Sharon sublime. Belle le note di pianoforte.

Insomma il cd è sicuramente piacevole, nonostante la produzione non eccelsa e alcuni passaggi poco riusciti. Naturalmente è consigliato a tutti i fan del gruppo olandese.

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