Che cos'è il Don Giovanni? Un opera musicale? Un opera filosofica? Il segno della divinità sulla terra? Quale mente umana poteva concepire qualcosa di una tal sublime bellezza??
Mi chiedo spesso come mai a scuola ci rompono le balle con una marea di scrittori depressi (Foscolo, Leopardi, Carducci, Svevo, Pirandello) e non ci fanno studiare Mozart. Non sarebbe migliore il mondo se più persone conoscessero il segno di Dio sulla terra?
Sto esagerando forse...mah.
Mozart resta il più grande mistero della storia umana, e la testimonianza di quanto l'uomo possa elevarsi a immagine e somiglianza di una divinità, se mai ce ne fosse una....
Il Don Giovanni penso mi abbia cambiato la vita. In essa è racchiusa ed espressa perfettamente un certo modo di vivere e di guardare alle vita. Il Don Giovanni è la perfetta incarnazione dell'attimo, della incredibile forza della vita nell'abbandono estatico all'attimo. Non ho un approccio tecnico alla musica, ed è sbagliato secondo me avere un approccio di tal tipo ad un opera come questa, che è molto ma molto di più di un opera musicale.
Il Don Giovanni è la celebrazione della vita e dell'attimo, e Don Giovanni è l'eroe indiscusso. Non c'è morale che tenga e seppur nell'ultima scena è spedito agli inferi dal Commendatore ritornato funestamente dagli inferi non ne esce minimante scalfito ne sconfitto. Chi ascolta l'opera, chi si immerge in essa, percepirà che Don Giovanni è santificato nell'opera, e che ogni scena e ogni personaggio dell'opera acquista un proprio peso e significato solo nei confronti del cavaliere. E' una sorta di gioco degli specchi e tutti si specchiano in Don Giovanni.
Don Giovanni nell'opera diventa una divinità.
Si è spesso detto che è l'opera nella quale più di ogni altra Mozart si tinge di venature romantiche. Verrebbe però da dire che Mozart non è mai stato un classico nel senso letterale del termine. Il suo classicismo , la sua armonia è sempre stata venata di qualche sopita passione. Mozart è l'amore infantile per la vita. Il Don Giovanni è la perfetta incarnazione di questo modo di vivere la vita: con l'ebbrezza di un bambino, che ricerca nel tutto (le donne sono momenti di questa ricerca romantica) il senso e la pienezza della vita.
Ed essa acquisisce un senso in questa energia, in questa ricerca. In questa esperienza, che poi altro non è che la ricerca infinita di un attimo felice. E poi di un altro. E poi di un altro ancora. E in questo continuo tendere c'è estasi ed energia, c'è quella incredibile energia che deriva dalla stupore e dalla ricerca.
Viva il Don Giovanni. Viva Mozart. Evviva la vita.
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