Dopo il capolavoro "In the mood for love", grazie al quale il regista cinese si è fatto ben conoscere come uno dei maggiori cineasti d'oriente, Wong Kar Wai ha perseguito l'idea di cinema come escalation di sentimenti generatori di sofferenza. Questi sentimenti vennero presi ad oggetto di indagine in "2046", l'ideale seguito tematico di "In the mood for love". "2046" non riuscì però a bissare il successo del film precedente. Fu questo l'episodio che cambiò la vita artistica di Wai: nel 2006 decise di approdare ad Hollywood e girare il suo primo film in lingua inglese, affidandosi alla cantante Norah Jones come figura principale e avvalendosi poi di altri interpreti come Jude Law, Natalie Portman, Rachel Weisz e il fenomenale David Strathairn.

Questo cambio nella vita lavorativa di Wong Kar Wai è un tentativo (neanche troppo velato) di "commercializzare" il suo prodotto cinematografico, a partire dalla scelta di utilizzare attori maggiormenti conosciuti per attrarre l'attenzione. Ma Kar Wai è diventato un regista stimato e apprezzato soprattutto per il suo modo delicato e raffinato di portare sul grande schermo i sentimenti. Lo ha fatto con un lirismo poche volte visto al cinema. Questa sua grande capacità è ancora presente in My blueberry nights, uscito nelle sale nel 2007. Protagonista è Elizabeth (Norah Jones) che per accettare la separazione con il suo fidanzato si rifugia in un ristorante di New York dove stringe una forte amicizia con Jeremy (Jude Law). Un rapporto affettivo che viene interrotto quando lei parte con il desiderio di trovare un buon lavoro e acquistare una macchina. In questo suo cammino capirà molte cose, che gli verranno insegnate dai personaggi che entreranno in contatto con lei. Tutti accomunati da qualcosa di tragico, toccati nelle loro vite da vicende "difficili". Sue, Leslie, Arnie sono tutte persone che nel bene e nel male gli insegneranno qualcosa, che la aiuteranno a crescere e a guarire dalle sue ferite interiori.

Una storia semplice, più scarna rispetto a "2046" e anche meno raffinata, ma decisamente più vicina a noi, più moderna anche nella scelta delle location. La forza di My bluebbery nights - Un bacio romantico sta proprio nell'essere una storia comune, come se ne sentono ormai frequentemente nelle metropoli. Un film costruito su piccole scene, a volte anche banali ma che sanno emozionare per la loro semplicità, per l'ottima resa dei protagonisti. Memorabili le sequenze in cui Elizabeth discute nel ristorante con Jeremy mangiando torta ai mirtilli e discutendo di chiavi perdute...

Forse troppo stereotipato, forse troppo simile a tanti drammi sentimentali degli ultimi anni, forse anche bambinesco ma questo film riesce comunque a regalare un'ora e mezza di buon cinema grazie al taglio donatogli da Kar Wai, che nonostante la scelta hollywoodiana è ancora inconfondibilmente uno dei maestri del cinema sentimentale.

Una buona opera cinematografica per spezzare la noia di questa calda estate. Voto 3 e mezzo.

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