I Wonky Alice sono una piccola meteora caduta sul suolo terrestre per lasciare un segno indelebile, un solo Album all'attivo, questo "Atomic Raindance" del 1992, in più soli due EP prodotti da questi individui di Oldham(UK): Andrew James Costa (chitarra e voce), Yves Altana (chitarra), Karen Leatham al basso e Steven Crowther alla batteria. La loro danza atomica proviene da un pianeta esplorato da particolari creature, un pianeta frequentato da insetti, da gente come il sottoscritto o da coloro che sono interessati a questa recensione e a questo disco, insomma forme di vita che si presume appartengano al genere animale.

Nella splendida ondata del sottobosco rockettaro dei primi anni novanta, i Wonky Alice recuperano il piglio Post-Punk dei Chameleons facendolo convolare a nozze con suggestioni tipiche di stampo psichedelico dei primi Mercury Rev o dei primi Flaming Lips, suoni cerebrali e dolci allo stesso tempo, interpretati e sostenuti da una voce e da un'impalcatura ritmica tipica della Wave britannica associata ad una ventata esplosiva di energia chitarristica tipica dei due gruppi statunitensi sopracitati, potrei citare come brani "Radius" e "Sirius", ma ogni tassello del lotto è di pari goduria, come "Sundance", dove la tensione che pervade la gran parte della durata del brano ricade su un momento di estasi finale, e sinceramente non trovo le parole per descrivere la bellezza di "Captain Paranoia".  

Una Band che ha tutte le carte in regola per essere citata tra quelle di culto del Rock novantiano, anzi mi chiedo come non sia ancora così "popolare" e oggetto di discussione tra gli addetti all'ascolto, inoltre sono anche poche le informazioni in merito sul Web. Attualmente è anche un po' difficile trovare "Atomic Raindance" su CD, o quantomeno lo si trova ad un prezzo un po' più elevato rispetto agli standard, così come lo può essere un "Hex" dei Bark Psychosis o il primo dei Low, qualche fortunato individuo però sarà sicuramente riuscito a reperirlo e sarà sicuramente molto felice di ciò. 

 

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