Erano bastate le atmosfere suggestive e mistiche di "Woven hand" (2002) e di "Consider the birds" (2004) per affermare di nuovo l'importanza e l'influenza di un cantautore come David Eugene Edwards, già mastermind dei 16 Horsepower, band nella quale aveva iniziato a mostrare le sue innate doti di songwriter e di vocalist.
Il misticismo delle sue visioni musicali rimane inalterato in questo Mosaic, terzo album con il monicker Woven Hand, pubblicato nel 2006. La voglia di mescolare con sapienza varie influenze musicali rimane intatta e le differenze tra le canzoni contenute nel cd ci confermano come Edwards riesca, pur partendo da elementi pressocchè identici tra loro, a delineare sempre contorni musicali vividi, che si fanno apprezzare per la loro originalità. Il sound che viene evocato è infatti un qualcosa di assolutamente raro all'interno dell'orizzonte musicale, ed è proprio questo che eleva i lavori di Woven Hand al di sopra della media.
Così dopo l'intro "Breathing bull", la splendida "Winter shaker" ci chiarisce come le atmosfere musicali evocate da Edwards non siano qualcosa di facilmente rintracciabile in altre realtà musicali. Un susseguirsi di note ancestrali su cui si staglia la straordinaria voce da cantastorie del buon Edwards. Inoltre in questa canzone (più marcatamente) così come in altre tracce di Woven Hand si può rintracciare la notevole importanza che riveste la religione nell'impostazione musicale di Edwards.
Dal sapore prettamente più malinconico e crepuscolare "Swedish purse", che apre la strada a "Twig" forse l'unico vero e proprio inciampo dell'intero album. Ci ripensano "Whistling girl" e le sperimentazioni elettriche di "Elktooth" a riportarci su livelli degni del miglior Edwards. Ciò non basta ad evitarci un'altra song non del tutto riuscita cioè la strumentale "Bible and bird", mentre "Dirty blue" è la summa di che cosa rappresenta la musica per David Edwards: un'atmosfera oscura, a tratti dal sapore medievale ed un testo che esordisce prepotentemente con "this fear is only the beginning". Un gioiello assoluto, vero e proprio higlight del disco e della carriera di Edwards. Se ancora non siete paghi della qualità artistica della musica proposta da Woven Hand, non rimarrete delusi dalle restanti composizioni ed in particolare da "Truly golden", triste quanto basta e da "Deerskin doll", che continuano (ancora una volta) a sottolineare con vivida forza le caratteristiche positive del gothic/folk/rock dal sapore oscuro e mistico che Edwards continua a propinarci.
Un clima di tristezza e di riflessione, una luce sugli angoli bui, musica proveniente prima di tutto dalla mente di un grande artista.
Uno spettacolo altamente spirituale.
1. "Breathing Bull" (1:30)
2. "Winter Shaker" (3:43)
3. "Swedish Purse" (3:30)
4. "Twig" (2:12)
5. "Whistling Girl" (4:40)
6. "Elktooth" (3:17)
7. "Bible And Bird" (2:21)
8. "Dirty Blue" (4:42)
9. "Slota Prow - Full Armour" (5:53)
10. "Truly Golden" (3:33)
11. "Deerskin Doll" (5:34)
12. "Little Raven - Shun" (4:12)
Carico i commenti... con calma