Point Lenana di Wu Ming 1 e Roberto Santachiara è l’ultimo bel libro che ho letto (per ora) che mi ha lasciato non poche tracce nell’animo e che sarà difficile dimenticare alla luce di tante vicende contemporanee ed attuali.

Il libro sembra un gioco di scatole cinesi ma non lo è, poiche riesce a contenere dentro di se altri libri, primo fra tutti il libro autobiografico ,nell’edizione inglese “No Picnic on Mount Kenya” scritto da Felice Benuzzi e qui iniziano le sorprese dato che lo stesso venne stampato qualche anno dopo in italiano con diversi tagli e variazioni nel testo e con il titolo “Fuga sul Kenya”, dove si narra la reale fuga da un campo di concentramento inglese da parte di tre prigionieri italiani.

Questo libro (e con ciò torniamo a Poin Lenana) ripercorre circa un secolo di Storia con la esse maiuscola, storia che i vertici militari italiani (per lo più di destra) per decenni hanno tentato di nascondere con tutti i mezzi a chiunque (giornalisti o storici) ne cercasse le testimonianze, perché?

Perché all’interno di molti documenti viene evidenziato un lato del popolo italiano chiamato a seminare paura terrore e morte in Africa a danno di popolazioni dove sono stati decimati molti bambini donne e anziani e pochi guerrieri ribelli al fascismo nostrano, un lato oscuro che i vari revisionisti da Indro Montanelli ai più beceri missini e coglionazzi di destra ancora tentano di negare o sminuire a volte dichiarando addirittura che è stato fatto a fin di bene.

A parte le nefandezze dei nostri connazionali andati a rubare vite, terre e quant’altro, da cui non si può esimere dal fare una profonda riflessione sul fatto che adesso molte popolazioni africane stanno cercando una pseudo salvezza nel resto del mondo tra cui l'Italia.

Il libro contiene al suo interno pagine veramente esaustive sulla storia dei primi alpinisti e scalatori italiani che si sono avventurati sulle cime patrie e estere con l’animo in cerca di purezza naturale e interiore.

Viene anche descritta parte della storia irredentista italiana legata ai vari cedimenti e possedimenti con l’Austria, la ex Jugoslavia e regioni italiane come il Friuli Venezia Giulia a far da testimoni sull’iniquità soprattutto fascista.

Per concludere, la natura di questo libro uscito nel 2013, è stata definita dagli stessi autori un "oggetto narrativo non identificato" detto anche UNO (Unidentified Narrative Objects) per il suo tenore difficilmente catalogabile in un genere letterario predefinito, vi si narra tra romanzo, biografie, reportage e inchieste storiche documentate anche una storia di amicizie d'altri tempi...

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