Strani personaggi questi X-Mary.

Sembrerebbero degli adolescenti alle prime armi chiusi in una sola prove che liberano la loro vergine creatività in diverse direzioni, in brani apparentemente solo abbozzati, dai testi buttati a caso.

Dei geniali dilettanti, che oscillano pericolosamente tra il ridicolo e il sublime.

Il beone del bar sotto casa che ti illumina con inaspettate perle di saggezza.

Gli X-Mary dilettanti non sono, "Al Circo" del 2008 è il loro terzo lp.

14 brani, più una traccia fantasma, innocentemente naif che si susseguono senza una logica, uno stile. Non si pongono paletti. Sicuro è che sono illuminati da una scriteriata creatività.

Che dire della cabarettistica demenzialità di "GIACOMINO RE DEL CIRCO" o della bosa nova di "FATIMA" ?

Ci sono o ci fanno?

Palesi sintomi di schizofrenia si hanno in "ILDEBRANDO", "CARLO MARTELLO MAGNO", "IL MANUALE DI CORTEGGIAMENTO" e "DEBBY CRASH", impazzite schegge, una manciate di secondi di PUNK CORE.

Schizofrenia conclamata e certificata dalla languida "MARCO TI AMO" o dai SIMIL FUNK di "RUSAMADA" e "MOTORINO".

Disco , come il precedente  e migliore "A Tavola Con Il Principe" che lascia spaesati per la sua varietà stilistica ma che mette in luce un gruppo imprevedibile, ironico e dal raro estro compositivo

 

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