L'immagine è quella di un mastodontico caterpillar dalle ruote chiodate che sgretola ottusamente tutto ciò che gli si para innanzi.

Per quanto il retroterra sia quello, questo non è neanche più hardcore: una bolgia di belluina e totale ignoranza che non ha la benché minima intenzione di fare prigionieri: la risposta tedesca al krautrock britannico.

Ok il fiato è corto, la copertina sembra quella di un disco dei Manowar e la formula è quella che è: peso specifico abnorme oscillante tra rallentamenti spakkaossa e accellerazioni stordenti spalmati ciclicamente negli undici sbranati brandelli.

Se amate non dico La Muerte ma comunque uscirne pesantemente lividi, contusi e tumefatti questo è il disco che fa per Voi.

Amen.

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