Fidarsi è bello…!

Se non fossi stata fiduciosa nei confronti dei tanti consigli che gli amici debaseriani mi hanno dato in questi due LUNGHI anni la mia collezione non vanterebbe tanti bei preziosi dischi.
Con gli Xiu Xiu è stata la stessa cosa.
La mia Zzzzz ne parlava con un tale entusiasmo che non ho potuto fare a meno di comprarmi “A Promise”… Uno di quei dischi con i quali all’inizio hai un rapporto più che travagliato e cominci ad amare dopo innumerevoli ascolti. Eppure, lo ammetto anche dopo essermi ascoltata “Fag Patrol” da lei inviatomi capivo che c’era sempre qualcosa che mi sfuggiva, non riuscivo a condividere pienamente quell’entusiasmo e se non fossi andata a vedermeli sabato scorso non avrei mai capito.

Sabato sera, mezzanotte, Velvet di Rimini…

l’attesa comincia ad essere pesante, troppa stanchezza, troppe piadine e troppi Gin Lemon all’attivo. Asband è fra l’altro ignaro di cosa lo aspetta dato che ho voluto fare la burlona non permettendogli di ascoltare nulla degli Xiu Xiu prima del concerto.
Siamo spalmati sopra un gradone del locale.
Sarei tentata di appoggiarmi su una spalla e addormentarmi quando sul palco appare una macchia rossa.
E’ Jamie Stewart vestito con una tuta ginnica rosso fuoco (o rosso Valentino come meglio credete), la sua presenza mi risveglia immediatamente e durante i dieci minuti che impiega a montare il suo armamentario tutto è molto chiaro.
Forse per la prima volta un’artista che sta per accingersi a suonare mi trasmette una tale energia ma soprattutto una tale urgenza.
In quei dieci minuti che impiega a imbandire il tavolo con tutti i suoi strani strumenti lo potrei associare ad un innamorato che sta per incontrare la sua donna dopo mesi.
Dopo pochi movimenti capisci che Jamie Stewart se non avesse esorcizzato con la musica le sue nevrosi e i suoi demoni sarebbe forse impazzito, ma ora è lì, teso, misurato, un fascio di nervi pronto al primo attacco, neanche per un attimo guarda sotto il palco, siamo in 50, forse anche meno ma lui per me non se ne accorge neanche.

La creatura (perché definirla solo donna è riduttivo) che è al suo fianco la notiamo dopo. E’ il suo opposto bionda, delicata. I loro movimenti precisi e veloci sono talmente affascinanti che fanno già parte per me del concerto.
Cominciano finalmente e per un'ora e mezza faccio fatica a distinguere un pezzo dall’altro, la musica degli Xiu Xiu è un magma dal quale è molto difficile estrapolare i suoni che vengono fuori dagli oggetti più disparati e alla fine ti stanchi anche di “capire” perché c’è poco da comprendere soprattutto quando la follia è lucida e pura. Splendidi sono i contrasti di Jamie, quando canta e suona è completamente fuori dalla realtà in una specie di trance pronuncia le sue frasi, per noi forse sconnesse con gli occhi semichiusi. Poi “rientra” lucido e preciso e guarda lei, il suo opposto per assicurarsi che abbia in mano lo “strumento” giusto che potrebbe servire per tirare fuori suoni assordanti e ossessivi o accompagnare discretamente una lenta ballata rendendo ogni nuovo attacco una sorpresa.

Non è facile, se non impossibile spiegare la musica di questo gruppo, andarli a vedere è pertanto un obbligo... Insomma come dice la Trell… chi non ci va o non li conosce….

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