Che piaccia o meno, nel 2018 il rap è il nuovo rock. Tutti lo ascoltano, tutti ne parlano e almeno un rapper nuovo e fotocopia esce alla settimana con una hit da milioni di visualizzazioni.
Il rifugio di questi nuovi rapper è Soundcloud, una piattaforma simile a Youtube ma con la musica al posto dei video. Dagli inizi del 2010 ad oggi molti rapper hanno trovato la fortuna partendo da Soundcloud per poi farsi notare dai grandi nomi: tra questi c'è Xxxtentacion, ma la sua storia non è esattamente come le altre.
Innanzitutto vi chiederete chi sia questo tizio, ed è più che comprensibile: Jahseh Dwayne Onfroy, classe 1998, ne ha passate tante per un appena diciottenne, è entrato e uscito di galera parecchie volte, faceva a botte con la gente per strada (agli inizi diventò virale per i video dove lo si vedeva andare di matto per strada e scazzottare con persone a caso), irascibile già dall'infanzia -pare che pure da bambino avesse ferito un uomo con un pezzo di vetro perchè pensava che volesse far del male a sua madre- e, per finire in bellezza, sembra che abbia picchiato violentemente la sua ex tanto da causarle problemi alla vista (tuttavia quest'ultimo punto rimane irrisolto perchè le dinamiche non sono state chiarite del tutto).
Un chirichetto, insomma. Ma dopo questa sfilza di reati e loscate, l'idea che ci si fa di Xxxtentacion non puo' essere sicuramente positiva. Però, aldilà del discutibile comportamento nella sua vita privata, bisogna dire che la musica che propone Xxxtentacion dal suo soundcloud è molto varia e si allontana sempre dai canoni classici del rap odierno (dicasi musica trap o Soundcloud rap), tanto che è stato eletto come uno dei pionieri di una corrente di rapper "screamo" o li-fi rap, che usano basi lo-fi\indie con bassi 808 distorti. Questo con la hit "Look at me" nel 2015.
Dopo un piacevole album molto malinconico (17), xxxtentacion pubblica questo "?" senza troppa promo, rilasciando giusto qualche canzone (Sad , Hope, Changes) nel pre-rilascio. I singoli lasciano presagire una continuazione spirituale di "17", vale a dire un'atmosfera malinconica e meno "elettronica" (Changes usa solo il piano, mentre sad e hope sono lamenti melodici sotto dei beat molto chill e cloudy), però alla fine Jahseh stupisce tutti, ma non proprio in positivo: "Question Mark" infatti rispetta in pieno il titolo: alla fine si tratta di un'accozzaglia di idee più che di un album vero e proprio, non ha una direzione musicale precisa e il mood viene continuamente invertito (si passa da un pezzo come "infinity", che è un hip-hop vecchio stile, all'emo-punk\screamo di "pain = bestfriend" con il contributo alle batterie di Travis Barker, a un generico cloud rap con "$$$" fatto con un ragazzino dodicenne, per poi passare alla perculata reggaeton "i don't even speak spanish lol", che è chiaramente una presa per il culo ma fa piuttosto ribrezzo nel contesto generale..); molti pezzi durano poco, 1-2 minuti, e sembrano delle demo fatte in fretta e furia con un testo triste o con urlate casuali. oppure con beat rap nemmeno troppo ispirati: insomma, un album decisamente sperimentale e assurdo, quasi nonsense da un lato, ma decisamente troppo ridondante e poco curato. Le canzoni belle non mancano ma per godersi il meglio di Jahseh sono da ascoltare sicuramente il mixtape "Revenge" (suo miglior lavoro) e il buon "17": sperando intanto che si dia una calmata (una bella camomilla non guasterebbe) e si schiarisca le idee per trovare la strada giusta nella sua musica.
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