La voglia di evadere per un momento, staccare i pensieri da una realtà cruda e ingiusta che mette in primo piano le immagini di un mondo che sembra stia perdendo la voglia di sorridere, la voglia di amare.
Una fuga lontano da qui, lontano da ora, per cercare un angolo di serenità che, lo so, sarà anche lontano, ma ci dev'essere.

In quell'angolo di Bretagna che ha il nome di Brest, Yann Tiersen ha organizzato un ritrovo con alcuni amici, Les Retrouvailles appunto, per accoglierci in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato, dove il silenzio e la poesia sembrano gli unici compagni di un breve soggiorno.
Un'immensa campagna si estende ai nostri occhi; bastano il piano, gli archi, e il carillon dell'iniziale "Western" per cominciare a respirare l'aria frizzante di un tempo scandito dal lavoro agreste nei campi. I compagni di viaggio di Yann non tardano ad accoglierci; nascosta fra delicati arpeggi ci dà il benvenuto un'angelica Liz Fraser, splendida interprete in "Kala" e "Mary", rese quasi fiabesche dalla voce dell'ex Cocteau Twins.
Una salita fatta di delicati tocchi di piano ci porta a "Plus D'hiver"; l'atmosfera si fa più triste e nel freddo invernale è la voce di Jane Birkin a scaldare gli animi.
"Le Jour De L'Ouverture" è una storia d'amore e speranza che Dominique A impreziosisce con il suo francese che è come miele sulle corde di violino. Questo è un "Secret Place", ce lo ricorda Stuart A. Staple dei Tindersticks con voce carica di nostalgia, la voce di chi sa che questo purtroppo è solo un angolo di un mondo che vorremmo fosse diverso da come è stato disegnato.

I momenti si alternano come le giornate in campagna che scorrono lente e malinconiche; delicate composizioni di piano sono le compagne di pomeriggi umidi e piovosi, ma c'è anche spazio per una gita domenicale all'insegna di un clima più festoso, fra archi, fisarmoniche e chitarre che s'intrecciano in una continua danza folk popolare.
Portate da coprirvi se avete intenzione di venire; qui è già autunno.

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