Come i più svegli avran capito, in questo breve ma articolato resoconto sull'ultima notte che (è già e) rimarrà nella Storia, si narra in forma romanzata di un vero leader e sì, si tratta proprio di illo ovverosia ehm, معمر محمد أبو منيار عبدالسلام القذافي cioè Mu 'ammar Muhammad Abu Minyar 'Abd al-Salam al-Qadhdhafi comunemente conosciuto (almeno qui in Italia) come il “Colonnello Gheddafi”.
E’ un libro che si legge facilmente in tre pomeriggi (purchè il capufficio non se ne accorga) poiché consta di sole 168 paginette formato Sellerio.
Il libro offre diverse sorprese a partire dall’autrice, tale Gelsomina, scusate volevo dire Yasmina, che come potrete verificare non è femmina bensì masculo il cui vero nome risponde a Mohamed Moulessehoul, ora ex soldato, reclutato all’età di 9 anni come cadetto militare e diventato ufficiale dell’esercito d’Algeria, ha adottato il nome della moglie poiché dopo i primi libri pubblicati i suoi superiori cominciarono a storcere il naso, quindi prima che gli venisse storto qualcosa di delicato, ha preferito darsela in quel di Francia e continuare liberamente lì la sua attività di scrittore apprezzato e stimato dal resto del mondo.
Un’altra sorpresa è stata leggendo, di venire a conoscenza che a parte la sua discesa o risalita in Italia ai tempi del Governo (ahinoi) Berlusconi, a quanto farebbe sottointendere la ns. Yasmina, che il padre del Rais potrebbe benissimo essere un soldato italiano catapultato in Libia nel ’42 e passato per quel villaggio della Tripolitania sito a circa 20 km da Sirte, all'epoca parte della provincia italiana di Misurata, dove venne al mondo il futuro Capo di Stato Libico che con una vera rivoluzione rovesciò il trono di re Idris.
Altro fatto sorprendente (almeno per me) è che il Gheddafi prima d’iniziare la propria carriera nelle file dell'esercito libico frequentò nel ’64 il “Corso di Stato Maggiore" alla "Scuola di Guerra dell'Esercito” di Civitavecchia nonché la “Scuola di Artiglieria Contraerea” a Bracciano nel ns Bel Paese…
Posso assicurarvi che queste ultime ore del Rais vi lasceranno parecchio scossi e con l’amaro in bocca ma non potrebbe essere altrimenti ma nonostante ciò vi faranno anche fare un viaggio vero e proprio nello spazio e nel tempo e conoscerete cose che non molti occidentali han visto o pensato, per certi versi pare quasi una favola tipo quella del ehm, "Brutto anatroccolo"… ma non voglio svelarvi nulla se non che all’inizio è stato posto questo pensiero di Ghiyāth ad-Dīn Abu'l-Fatḥ ʿUmar ibn Ibrāhīm al-Khayyām Nīshāpūrī (18 maggio 1048 - 4 dicembre 1131, Nishapur, Iran), matematico, astronomo, filosofo e poeta persiano, noto come Omar Khayyàm:
“Se vuoi incamminarti
Verso la pace eterna
Sorridi al destino che ti colpisce
E non colpire nessuno.”
e purtroppo per lui, alla fine il ns Rais aveva ben poco da sorridere (come leggerete), dato che in vita sua ne colpì molti del suo stesso popolo senza risparmiare violenza alcuna anzi…
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