Con un sodalizio artistico che resiste da ben 25 anni, la coppia Ferante-Haslip può ben dire di essere tra le più longeve nella historia del jazz moderno. Nemmeno Zawinul e Shorter arrivarono a tanto, mandando a catafascio il loro bollettino atmosferico dopo 17 anni.

E per celebrare questo avvenimento il quartetto americano ha deciso di suonare alcuni dei suoi “tunes” più belli in un felice e riuscito contesto live, a Parigi. Non deve essere stata cosa e scelta particolarmente difficile. Dopo diciannove album, dal 1981 ad oggi YellowJackets possono contare su un repertorio di oltre duecento motivi. E’ vero che già nel 2002 il gruppo avesse pubblicato un precedente doppio live, ma per difficoltà di distribuzione (il gruppo aveva appena firmato per una più piccola label, la Heads Up) “Mint Jam” fu difficilmente reperibile in sede di importazione. Poco male comunque, perché “Twenty Five” colmando questa lacuna, restituisce Il gruppo in un momento particolarmente riuscito in cui le dichiarazioni di intenti sono chiare e ben delineate.

E’ un modo di intendere, concepire e suonare un tipo di jazz moderno, leggero, semplice ma non "facile", in cui la componente armonica favorisce la costruzione di temi dal fascino particolare. La componente più marcatamente “fusion” e quindi più intrisa di virtuosismi e tempi veloci sembra nel tempo essersi diradata parecchio, lasciando spazio ad un mood più rilassato che predilige il pianoforte al sintetizzatore e atmosfere più spaziose. Anche “Geraldine”, “My old School” o “RunFerYerLife” sembrano rivivere una seconda vita più tranquilla e meno presa dal desiderio di meravigliare. Bob Mintzer, al solito, col tenore stupisce per lirismo e senso dell’insieme; forse solo il basso di Jimmy Haslip talora pecca un po’ troppo di “supertecnica”. La sorpresa, anche se fino ad un certo punto, arriva da Marcus Baylor: terzo batterista (dopo Ricky Lawson e lo straordinario William Kennedy) cesella di fino con le drums rielaborando in modo personalissimo momenti come “Greenhouse”.

In definitiva un album davvero prezioso, grazie anche alla presenza, all'interno della confezione, di un DVD registrato al Naima Club di Forlì, il 7 Ottobre 2005. Per chi non ha mai avuto occasione di saggiare dal vivo questa leggenda del jazz moderno, davvero un’ottima occasione.

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