Sarò onesto, quando mi sono avvicinato all'ascolto di questo disco avevo molti pregiudizi al riguardo. Principalmente perché il Malmsteen non mi piace molto, non amo il suo modo di suonare e il suo stile chitarristico, sebbene riconosco le sue capacità e il suo apporto (?!) alla musica (o almeno per un certo modo di intenderla). Sarò altrettanto onesto nel dirvi che questo disco mi è piaciuto. Nel senso che dopo verlo messo nel lettore, l'ho tolto solo dopo averlo sentito tutto, che se qualcuno me lo avesse detto non gli avrei mai creduto!

I pezzi scorrono via facili, le atmosfere sono belle e le divagazioni chitarristiche pure, sebbene a tratti (come volevasi dimostrare) il caro Yngwie esagera come al solito in fraseggi un po' inutili, ma de-gustibus... Le canzoni sono belle e molto melodiche, mi sono piaciuti soprattutto i pezzi eseguiti con la chitarra classica: "Prelude to April" e "Toccata". Ovviamente un album da prendere con le pinze, assolutamente niente di nuovo, a cominciare dai titoli molto "classici". Diciamo che crea la giusta atmosfera da "mattino di capodanno", cioè, se (e quando) vi alzate il primo di gennaio non vi va di ascoltare l'orchestra filarmonica di Vienna trasmessa dalla RAI, potete benissimo ripiegare su quest'album, in quanto le sonorità in esso contenute danno proprio quella sensazione di rilassatezza, pacatezza (e freddo) tipiche del gelido mattino del primo dell'anno.

Da ascoltare solo ed esclusivamente se il connubio di chitarra elettrica (neo-classica) ed orchestra suscita in voi un minimo di interesse, e la vostra mentalità vi permette di concepire che a volte (anzi spesso e volentieri) i generi musicali non sono cosi distanti tra loro, nel caso in esame, metal e classica, che hanno molti punti in comune. Questo disco è senza dubbio, esclusivamente classico, non c'è niente di metallico al suo interno, se non il fatto che Malmsteen sia un chitarrista di quel genere. Il fatto poi di essere suonato alla sua maniera e con tutti i virtuosimi del caso non fa metal in questo disco, in quanto anche la stessa musica classica richiede molto tecnicismo. Orecchiabile, ma non di certo un capolavoro indispensabile. Punto e basta.

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