Finalmente il disco ufficiale per farvi maledire in eterno dalla vicina di casa! Ovvero, per tutti quelli che si sono già annoiati di fronte alle paralizzanti ninne-nanne di Josh Homme, ecco una band (dal nome alquanto bizzarro) da tenere sott'occhio. Veramente un debut album eccellente questo degli Yourcodenameis:milo, che si candidano, neanche troppo timidamente, a portare avanti il discorso musicale degli At The Drive In.

Già da queste poche righe si capisce che siamo in un territorio sonoro alquanto rumoroso. E' infatti l'hardcore il punto di partenza per questa band, che suona come se tutta la rabbia accumulata da Kurt Cobain in questi ultimi anni passati sottoterra fosse stata finalmente accesa e portata alla luce. Le linee melodiche sono piuttosto semplici, eppure c'è una maggiore accuratezza nei piccoli particolari "di sottofondo" che mette questo disco un gradino più in alto rispetto a certa musica pubblicizzata, oggi come non mai, su parecchie riviste specializzate. Il singolo, "17", pubblicato questi giorni, seppur "morbido" rispetto al resto dell'album, risulta comunque un valido esempio del potenziale del gruppo: chitarre distorte e poco raffinate illuminano un percorso che parte dal grunge e arriva fino ad alcuni spunti che fanno tornare in mente i My Vitriol meno romantici.

Il disco è pieno di sonorità spesso sodomizzate da qualche feedback e un sound che fa prettamente leva su un basso al limite della denuncia per rumori molesti. Completano il quadro una marea di piccole "intuizioni sonore" elettroniche che l'ascoltatore più attento non può non "ritrovare in cuffia" già dai primi ascolti. La voce del cantante è una sorta di Thom Yorke dopo una piccolissima cura d'ormoni, così, oltre che sembrare un richiamo-fischio per cani, riesce anche a raschiare qualcosa in più, a favore di un'immagine inconfondibilmente nerd (con tanto di occhialoni da vista neri e vestiti da immigrato clandestino).

"I Am Connecting Flight" e "Titan Grip" rappresentano, con la loro potenza sonora, il più piacevole pugno in faccia che abbiate mai ricevuto. E se poi anche uno come il sottoscritto, che non è di sicuro rinomato per essere un appassionato di queste sonorità "cattive", vi suggerisce di reperire in giro questo bel dischetto dovete solamente agire!

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