Il più delle volte, in maniera infantile, ci facciamo attrarre dalle cose per come sono all'esterno. E certo, una buona parte la fa anche il titolo. In ultimo luogo, ma non meno importante, i nomi, le durate e la quantità delle tracce. Almeno, a me succede spessissimo.

(Dissolvenza)

Mi era successo, tempo fa, anche con quei due pazzi degli Orthrelm. Sì, il chitarrista e il batterista senza mezze misure: sì, l'EP da 99 brani brevissimi ("Asristir Vieldriox") e il disco da un solo brano da 45 minuti, da mal di testa ("OV"). Dei pazzi, davvero. A tratti insopportabili, ma troppo geniali per non stare ad ascoltare. E poi, gli basta un secondo ascolto. Solo che in pochi ne trovano il coraggio, tutta lì la faccenda. Il vantaggio è che al secondo ascolto, sapendo che non vai proprio sul sicuro in quanto a melodie, ti accorgi della tecnica devastante. E sbavi, pentito per gli errori commessi.

(Dissolvenza)

Beh, copertina-cartoon violenta e oserei dire assurda, nome della band "Yowie", nome del disco "Cryptooology", 7 brani piuttosto brevi per un totale di mezz'oretta, coi titoli che iniziano tutti per T. Capirete bene che, date le premesse, mi ha incuriosito troppo. Se poi si aggiunge che il suddetto mi appare sotto la dicitura Math e anche un po' Avanguardia, è orgasmo seduta stante. E tutto senza neanche avere ascoltato un secondo del disco vero e proprio.

Beh, indovinate un po'. Neanche a farlo apposta, giuro, le prime note (e tutte le successive) mi ricordano di getto proprio gli Orthrelm. Gli Yowie, guardacaso, sono due chitarre e una batteria. Ora capirete bene che, nonostante negli Orthrelm la chitarra fosse una (e poteva quindi fare praticamente quello che voleva - col consenso del batterista, ovvio), se le chitarre sono due il casino che viene a crearsi è notevole, trattandosi di Math-rock. Più o meno il casino del vecchio Capitano Beefheart, ma molto più studiato, e senza voce.

Un disco strumentale, dunque, dove ciò che conta è la tecnica, ma diversamente dai sopracitati (non ripeto il nome, sennò poi sembro noioso) si va pian piano delineando quella cosa che ci piace tanto, a noi ascoltatori di musica sostanzialmente il più umano possibile: la melodia! Aaaaah, quanto ci piace, a noi, la melodia, eh?

Col passare di dieci, venti, venticinque (poi il disco finisce, eh!) minuti vi accorgerete che non è solo la copertina ad essere cartoon. Ma non vi dico cosa vuol dire, anche perché non saprei come dirvelo.

Mi scappa un 5, ma sono talmente assurdi che non ce la faccio. Musica del genere non merita un voto, positivo o negativo che sia. Non so nemmeno se merita di esistere, ad essere proprio cattivi. Solo un'ascoltata. Perché tanto fra un po' nessuno si ricorderà di gente come questa.

Allora invece di votare andate a pescarli, no? Avete già "votato" a sufficienza per i miei gusti. Dai, su, siete ancora qui?

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