Onirica veduta digitale del commento sonoro donatoci dall'universo naturale di un arcano gioco musicale e da un conduttore musicista, non credente in un Dio che non creò il suono
Unica guida sonora dell''onirica veduta il giapponese Yui Ondera, guida fra emozioni generate dal cuore dell'artista , dal "Dio della musica " e come crede il sordo ignorante da il muoversi casuale di una manopola.
Guida in un mondo estraneo dall'essere ,arduo il compito dell'artista realizzare un continuum, una unica entità sonora che oscilli fra il dentro e il fuori.
L' artista nipponico genera un flusso di ambient loop dal sapore, dall'ambientazioni " Sol Levente" ma contemporaneamente con un netto distacco dalla sua etnia d'origine. Un Cicerone del metasuono si contrappone col la sua naturale gentilezza al naturale nostro udibile. Primi passi, le atmosfere sono zuccherose meccaniche , amichevolmente dolcemente disturbanti , ma vengono assorbite con morbide carezze industial modelli che perdono forma in sfumati pensieri drone, ma sempre molto posati. Riflessioni di sintetici archi fra acque e risposte di melodiche anime sintetiche,amichevolmente ci prendono per mano e ci fanno ascoltare i bisbigli di Eolo fra note di synt vestiti da piano e il sempre presente legante velo ambient in seta che conduce placidamente l'opera al suo epilogo.
Opera di delicata suggestione estrema.
Fuori dalla finestra di un grigio condominio di una anonima città avvolta da una opprimente atmosfera si gioca con un liscio oscuro vuoto cubo vedendo in esso i magici i coloro del cubo di Rubik e tutto fila liscio , semplice, perchè provare a cambiare , i colori tornano sempre, ma sono sempre piu convinto che le opere piu valide ed interessanti sono quelle che non offrono facili soluzioni magari barando, non sono quelle che ci regalano un misero cubo dalla facce dello stesso colore ma bisogna scavare immaginare , soffrire e state sicuri che la soddisfazione personale alla fine non avrà pari e sono sempre più convinto che l'elettronica si sta aprendo nuove vie che non vengono più considerate fredde come un tempo, basta vedere come nuovi gruppetti indie hanno aperto il cuore e il portafoglio a intuzioni rubate oscuri produttotori elettronici ,orma convinti che l'elettronica anche quella più estrema se addomesticata rende Credetemi siamo alla soglie di una nuova era musicale e non per fare nomi i presuposti ci sono tutti.
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