"Who Loves Lives" è l'album di esordio di Z-star (si pronuncia Zi-star), ma più che un esordio lo definirei una conferma. La ragazza infatti è attiva da un pezzo sulla scena del soul-jazz e pare che vanti (oltre quella con Morten Varano con il progetto Slow Train ) collaborazioni e duetti d'eccellenza (Terry Callier o Sinead O'Connor , tanto per fare nomi) e un curriculum di tutto rispetto.

Sono affascinata dalla sua voce che avevo già avuto il piacere di apprezzare nel CD degli Slow Train, "Illegal Cargo", ma ascoltarla in questo disco mi fa rizzare la peluria del braccio. L'uso che ne fa è straordinario e senza particolari virtuosismi la modula su ogni pezzo in maniera differente: è graffiante, è suadente, è calda... è una magia.

La formula è semplice: ½ di talento e ½ di personalità, il tutto amalgamato in un'ottima miscela di blues, jazz , soul, un pizzico di rock e un po' di funk. Gli arrangiamenti sono ben curati in tutti i 12 pezzi, alcuni davvero belli a partire dal pezzo d'apertura "Novalude" oppure "Emilies play" dove c'è solo la sua splendida voce e la sua chitarra, o ancora "Rosemarys Last Kiss", "Driver".
I testi di "Who Loves Lives" (chi ama vive) sono incentrati sui temi dell'amore e della libertà, ma anche se il titolo può far pensare alle mielose frasi dei Baci Perugina, il clima di questo disco è di tutt'altra natura!

L'album, è bello e ascoltarlo è una piacevole esperienza, che consiglio: lei è proprio B-R-A-V-A!!

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