Grande terra la California, già, la terra del punk-rock non ha mai smesso di stupire e così, tra un gruppetto e l'altro, ogni tanto ci si trova dinanzi a qualche lavoro interessante. Tra i tanti c'è "MFZB", terza fatica dei Zebrahead.

Sulla bravura del quintetto, niente da dire, già ai tempi della hit "Playmate Of The Year" si è notata quella freschezza che tanto manca nel mondo emo di questi tempi. A primo impatto, MFZB risulta molto ascoltabile e piacevole da sentire, per carità la formula è sempre la stessa, quella vincente per intenderci, classico punkrock "Offspring Style" mescolato di tanto in tanto con qualche assolo rapcore.

Spazia tanto il quintetto di Orange County, dalle ballate "House Is Not My Home" e "Runaway" alle più pop-punk "Hello Tomorrow" e "The Set-Up" fino ad arrivare ai pezzi più duri come "Falling Apart" e "Alone" (colonne sonore del gioco per console Smackdown vs Raw), con la simpatica presenza delle rappate di Ali Tabatabaee.
Un pò fastidiosa la campionatura presente in "Dear You" che rimanda fin troppo a "Fly Away From Here" degli Aerosmith.

Simpatico e melodico, ma mai scontato e sempre aperto a qualche piacevole sorpresa,questo è MFZB, questi sono stati i "Zebrahead", poi mai tornati ai medesimi livelli anche a causa del cambio alla leadership, (Matty Lewis sostituì nel 2004 il carismatico Justin Mauriello), e che ci piaccia o no, questa è la California, terra gradevolmente scontata del punkrock.

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