Zeno Roth: U' frat di Uli John Roth senza avvisare e senza far presagire nulla, nel 1995 se ne esce quieto quieto, cacchio cacchio, con un capolavoro di Hard Rock/A.O.R, che naturalmente, viene risucchiato dai Giganti generi di moda dell'epoca: Grunge e New Metal. Disco che si inculano in quatro gatti (gli amanti del genere). Siamo negli anni di disgrazia della melodia dolce, delle aperture ariose da stadio, del bel cantato, della positività rockeggiante. Così, un disco che nel 1987 avrebbe sfondato le classifiche a testate, si ritrova a brillare nel firmamento solo per un istante, e beati coloro con lo sguardo rivolti ad esso nell'istante giusto. Il nostro Zeno però non è immune da colpe; le canzoni erano pronte già da alcuni anni (fine anni 80), ma lui ha aspettato, ha aspettatato, e l'ha portato a compimento solo nel 1994.
Troppo tardi.
A quel punto, solo i Giapponesi erano ancora interessati a questo genere di produzione e distribuzione di massa e Zeno, si piega alla legge di mercato. Le qualità del disco comunque sono enormi e nel 1995 la "99th floor" decide di produrre la versione Europea sperando ingenuamente nel passa parola. Il risultato è quello descritto all'inizio. Fiasco.
Se siete amanti di questo genere andate subito a recuperare questo gioello. Zeno si avvale della collaborazione di cantanti con un pedigree di classe A: Michael Flexing, Tommy Heart, Helge Engelke. Cantanti che troneggiano su canzoni bellissime e dal gusto raffinato. Il tocco di Zeno sulla sua chitarra è semplicemente magico e incantevole, riconoscibile tra mille altri.
Per tutti gli amanti di questo genere un ascolto obbligatorio, per tutti gli altri c'è Mastercard of Puppets, amen.
Carico i commenti... con calma