Svariate cose accadono sul pianeta µ.
Nel divertimento ipnagogico derivante dal masticare angoli di bromuro di terz-butile fra quattro file di sintetizzatori d’antan, il santo patrono del pianeta µ trova la chiave di volta del proprio ondivago deliramento composizionare IDM-ico.
Nel residuo masticato del suddetto bromuro di terz-butile, scientemente affinato in crogiuoli di zircone a temperatura costante, il µ-sicatore di sinfonie per ottaedri anfoteri trova il proprio personalissimo piroforico oceano di semplicità ritrovata.
Nel suddetto oceano, disciolti i residui dei “Chewed corners” di bromuro masticati — con svariati effetti gustativi ed olfattivi— resta in superficie come una patina, un residuo che ha un sottile retrogusto di solfuro di molibdeno.
Nell'udire quel che se ne dice, pare che di una sopraffina intossicazione da metalli pesanti, a tratti eccitante a tratti calmante, morì l’avventore sorseggiando, miscelata all’idrolitina, la liquida miscela che, sul pianeta µ, il µ-sicatore fece sì che si formasse, suo malgrado, masticando gli angoli del suddetto alogenuro alchilico (un tal bromuro di terz-metile).
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